Thomas De Luca, consigliere regionale del M5S "Grave atto di censura a danno dei cittadini umbri e dei diritti di accesso alla salute"
Guerra aperta tra il M5S e l’assessore alla Sanità della Regione Umbria, Luca Coletto. La questione riguarda un interrogazione presentata dal M5S in merito alle liste di attesa negli ospedali di Terni e Perugia.
“Cosa vuole nascondere l’assessore Coletto?”
“Cosa vuole nascondere l’assessore Coletto?” – si chiede Thomas De Luca, consigliere regionale del M5S – “Quattro giorni sono passati dal grave atto di censura imposto dalla giunta regionale all’interrogazione del M5S Umbria per sapere il numero delle persone in lista d’attesa negli ospedali di Perugia e di Terni”.
Atto ‘negato’
Secondo quanto riferito dai pentastellati, dopo aver visionato la nota preparata dagli uffici, la giunta regionale si sarebbe rifiutata di rispondere all’interrogazione “per non meglio precisati motivi relativi a supposte incongruenze negli elaborati preparati dalle direzioni” – sottolinea De Luca.
Il M5S attende ancora una risposta
Il M5S ha subito fatto formale richiesta per avere la nota in questione, ma “L’assessore Coletto ignora ancora oggi la nostra interrogazione – incalza De Luca – Già non si era presentato per non meglio specificati impegni personali in assemblea legislativa, luogo deputato per rispondere alla nostra richiesta di chiarimenti. Ancor più grave che dopo quattro giorni, l’assessore ancora non si degni di dare una risposta”.
Esposto alla Procura
“Visto che per lui non sono importanti né le persone in lista d’attesa né i diritti democratici delle opposizioni – annuncia ancora De Luca – saremo costretti ancora una volta a rivolgerci agli organi preposti. Presentando relativo esposto in cui segnaliamo questo grave atto di censura a danno non del sottoscritto, ma dei cittadini umbri e del loro diritto di accesso alla salute”.
“Curare chi è rimasto indietro”
“Dall’inizio della seconda ondata relativa al Covid-19 nell’ottobre scorso la nostra regione è stata costantemente oltre la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva che, in base al decreto del ministro della Salute del 30 aprile 2020, è stabilita nel 30% e non nl 50% come alcuni esponenti della Lega stanno cercando di far credere. Siamo la regione che più di tutte ha pagato in termini sanitari, economici e sociali – conclude De Luca – Questo ha portato in varie fasi a sospendere le attività chirurgiche con necessità di ricovero, soprattutto nell’ospedale di Terni. Se è vero che con i vaccini stiamo vedendo la luce, una volta arrivati in fondo al tunnel ci attende un’altra sfida: curare chi in questo periodo è stato inevitabilmente lasciato indietro. E bisogna prepararsi da subito”