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LE PREOCCUPAZIONI DELLA COMUNITA' MONTANA DI SPOLETO. APPROVATO IL BILANCIO 2008-2010

Redazione

LE PREOCCUPAZIONI DELLA COMUNITA' MONTANA DI SPOLETO. APPROVATO IL BILANCIO 2008-2010

Mer, 04/06/2008 - 16:20

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” Il Consiglio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano di Spoleto ha approvato nella seduta del 3 giugno u.s. il Bilancio di Previsione 2008 e il Bilancio pluriennale 2008-2010. Si tratta di documenti contabili e programmatici di notevole interesse per l'attività dell'Ente dove si prevede un movimento finanziario di circa tredici milioni e seicentomila euro con somme previste per investimenti di circa quattro milioni di euro.

Nonostante l'attuale e delicata fase di riordino regionale delle Comunità Montane in atto e pur tenendo necessariamente conto delle indicazioni previste nella legge finanziaria 2008 e della incertezza dei flussi finanziari è stata elaborata una seria e responsabile programmazione e pianificazione delle attività proprie e delegate di questo Ente che ricomprendono gli anni 2008-2010. L'anno 2007 è stato quello della approvazione della legge di riforma delle Comunità Montane. Infatti è stata emanata la legge regionale 23 luglio 2007 n. 24 che prevede appunto il riassetto delle stesse. La riduzione delle Comunità Montane rappresenta infatti una significativa novità che seppur motivata dall'abbattimento dei costi della politica e da una maggiore razionalizzazione del sistema istituzionale non tiene conto dei territori e dei servizi erogati. Questa Comunità Montana ha attivamente seguito l'iter legislativo apportando la propria collaborazione anche attraverso la presentazione in sede di audizione della Commissione Consiliare di un documento sulla riforma ed evidenziando una serie di punti deboli sui quali riflettere. In realtà sembra che la legge vada infine a penalizzare le aree marginali, logisticamente svantaggiate non riconoscendo la particolare natura dei territori montani ed il fatto che le Comunità Montane sono Unioni di Comuni istituzionalmente destinate a svolgere funzioni di sussidiarietà a supporto delle popolazioni in detti territori residenti. In varie sedi istituzionali è stato fatto presente la necessità della previsione di una zona omogenea che in ogni caso salvaguardi il territorio della Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano. Certamente questa Amministrazione vigilerà e farà tutto quanto in suo potere per tutelare le legittime aspettative dei cittadini del territorio e del personale dipendente, ma certamente non si può fare a meno di essere preoccupati. La legge finanziaria 2008 ha messo in seria difficoltà le Comunità Montane con la previsione di tagli indiscriminati per quel che concerne il contributo ordinario. Questa Comunità ha visto ridursi notevolmente il contributo, il che ha comportato una contrazione della spesa corrente e per il personale certamente al di là delle possibilità di sopravvivenza. Va dato atto comunque che la Regione è intervenuta con lo stanziamento di un fondo ad hoc per la copertura di tali spese oltre alla assegnazione di fondi in conto PIAT per importi tali da permettere interventi consistenti a difesa del territorio.

In tale situazione di incertezza, questa Comunità Montana, presieduta da Vincenza Campagnani, sta in ogni caso rispondendo con il massimo slancio dando il via ad una serie di iniziative, progetti e programmi di concerto con altri Enti istituzionali presenti nel comprensorio. Primi tra tutti i Comuni membri, la Regione dell'Umbria, le due Province, le Comunità Montane limitrofe della Valnerina e del Monte Subasio, il Consorzio di Bonificazione Umbra e tutte le altre Associazioni ed organizzazioni imprenditoriali e sindacali presenti sul territorio. La Comunità Montana sta infatti incrementando iniziative e attività partecipate e condivise attraverso l'utilizzazione di tutti gli strumenti collaborativi, quali le convenzioni per l'esercizio di funzioni e la gestione di servizi in forma associata, accordi di programma, protocolli d'intesa e altre forme ritenute idonee al perseguimento di tale obiettivo. Mai come adesso, in considerazione delle riforme in corso l'Amministrazione si sta impegnando per mantenere una immagine di credibilità e riuscire a porsi come una risorsa e come leva strategica per il miglioramento della qualità della vita della collettività. Esiste un ricchissimo patrimonio naturale e culturale che deve essere valorizzato con lo sviluppo economico del territorio attraverso la collaborazione della Comunità Montana con tutti i soggetti istituzionali, economici e sociali con l'obiettivo di favorire uno sviluppo fondato sulla qualità, sulla riqualificazione dei territori e dei piccoli centri, sulla crescita qualitativa e quantitativa delle imprese, sulla formazione, sulla ricerca scientifica, sull'efficienza della macchina pubblica e sulle infrastrutture. Le Comunità Montane hanno in questi ultimi anni svolto un ruolo decisivo nell'invertire il processo di declino socio-economico dei territori situati nelle aree marginali, avviatosi nel dopoguerra con la massiccia industrializzazione del Paese ed il progressivo, ma intenso fenomeno delle zone rurali. Grazie e soprattutto anche all'impegno delle Comunità Montane per il lavoro di programmazione svolto in tali territori si è registrata una significativa crescita di attività produttive e anche di opportunità occupazionali. Il nuovo profilo istituzionale dell'Ente montano trova particolare affermazione e qualificazione in tutte quelle attività e funzioni dove la Comunità Montana è meglio capace di programmare e di fornire consulenza e progettualità, recuperando la caratteristica principale che gli è propria, quella della montanità. Anche per quest'anno pertanto gli interventi saranno mirati in primo luogo ad una programmazione e progettazione finalizzata allo sviluppo integrale ed integrato del territorio perfettamente in linea con la ridefinizione delle funzioni istituzionali dell'Ente, atta a scongiurare il pericolo di dissesti idrogeologici, a sviluppare risorse energetiche rinnovabili e ad implementare l'uso razionale degli scarti agro-industriali nel rispetto di un ambiente che è ricchezza per questo territorio. Inoltre si provvederà alla tutela e alla valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche e di quelle antropico – culturali minori, spesso dimenticate, nonchè al sostegno dello sviluppo e della qualificazione di importanti settori economico – produttivi quali l'agricoltura, la zootecnia, la selvicoltura e il turismo rurale. Non verrà trascurata l'attività vivaistica che dovrà essere indirizzata verso la ricerca, la sperimentazione e la produzione dei prodotti tipici di questo territorio con particolare attenzione a quelli che lo caratterizzano quali la vitivinicoltura, l'olivicoltura e la tartuficoltura anche attraverso collaborazioni con altri Soggetti presenti in ambito regionale (Università agli studi di Perugia ecc.). Per quel che concerne lo Sportello del Cittadino si tenderà ad un ulteriore potenziamento dei servizi forniti. Non va dimenticato che il numero dei telecentri è ulteriormente aumentato e ciò contribuisce al mantenimento degli ottimi rapporti con i Comuni membri a cui sopra si è accennato.

Tutte le attività finora portate avanti da questa Amministrazione in sintonia con i principi sopra evidenziati riguardano vari settori ritenuti vitali per la promozione e la valorizzazione del territorio. In sintesi, l'obiettivo di questa Amministrazione, al di là dell'esito della attuazione della riforma delle Comunità montane , sarà quello di puntare in ogni caso, in continuità a quanto finora perseguito, a far sì che la Comunità Montana rimanga soggetto attento, aperto e partecipe alle esigenze di sviluppo del territorio e alle istanze che vengono dai cittadini e dai comuni che istituzionalmente li rappresentano. Un Ente che sia in grado di accogliere, integrare, sviluppare e coordinare programmi e progetti rispondenti alle esigenze del territorio e della collettività. Nella stessa seduta di Consiglio di ieri, è stato approvato anche il Regolamento per gli incarichi di ricerca, studio collaborazione o consulenza e il Piano di gestione “Italia Langobardorum- Centri di potere e di culto”.


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