Lavoro interinale, volantinaggio e sit-in di Nidil Cgil in via Treviso - Foto TO® - Tuttoggi.info

Lavoro interinale, volantinaggio e sit-in di Nidil Cgil in via Treviso – Foto TO®

Redazione

Lavoro interinale, volantinaggio e sit-in di Nidil Cgil in via Treviso – Foto TO®

Mar, 18/10/2011 - 10:21

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(Eli. Pan.) – Nel secondo trimestre del 2011 il numero dei lavoratori che hanno svolto almeno una missione di lavoro interinale è aumentato del 17,3% rispetto allo stesso periodo del 2010 ed è proprio la regione Umbria ad aver mostrato il maggior tasso di crescita tendenziale. È così che la Nidil Cgil di Perugia ha dato vita dalle 8,30 di ieri mattina, presso l’agenzia per il lavoro Umana di Foligno, ad un volantinaggio prima e ad un sit-in poi sul lavoro interinale in territorio umbro.

“I dati sono stati lanciati la settimana scorsa ed ora siamo qui per due ragioni” ha spiegato alla stampa Graziano Sampaolo, Segretario Generale NIdiL – CGIL di Perugia. “A Foligno ci sono cinque agenzie d’interinale, un settore in espansione, dove spesso il lavoratore si trova in balia o dell’utilizzatore o dell’agenzia, senza sapere che ha diritti e tutele: per questo vogliamo essergli vicino. D’altronde i dati parlano chiaro: l’Umbria è la regione che cresce di più con l’interinale. Peccato che lo fa a fronte di un lavoro che c’è: preferiscono farlo rimanere precario piuttosto che stabilizzarlo. In Italia l’analisi settoriale mostra una crescita sensibilmente superiore alla media dell’occupazione interinale, espressa in termini di unità lavorative a tempo pieno, nell’industria manifatturiera, che mostra un incremento su base annua del 41%. L’Umbria, la Provincia di Perugia e la città di Foligno non si discostano da questo dato ed anche se questo è un piccolo bacino, cresce e viene utilizzato. Sta a noi allora far sì che venga fatto al meglio vigilando quotidianamente e, se c’è qualcosa che non va, intervenendo”.
La dinamica dell’occupazione interinale per classi di età mostra come la ripresa del lavoro interinale abbia interessato soprattutto i lavoratori con oltre 50 anni di età; i nuovi ingressi interinali mostrano un incremento del 18% su base annua. Il 74% è costituito da giovani con meno di 30 anni contro il 73% del secondo trimestre 2010; si conferma la maggiore crescita della componente maschile rispetto a quella femminile, con un incremento su base annua degli occupati maschi del 29% circa per gli uomini e del 12,5% per le donne.
Il dato umbro non si discosta, se non per la mole enorme dell’utilizzo dell’istituto della somministrazione, da tutti i dati nazionali. Gli occupati netti in Umbria sono 2604: di questi, 529 si collocano nel settore dell’industria dei metalli; subito dopo c’è l’industria meccanica con 180 occupati netti nel secondo trimestre; segue il settore dei servizi pubblici con 173 occupati netti.

Per ciò che riguarda le dimensioni delle aziende dove i lavoratori in somministrazione vengono utilizzati, il numero maggiore è presente in quelle aziende con 250 e oltre dipendenti (ben 421) e quelle tra 50-99 dipendenti (ben 444). Per quanto invece riguarda le fasce d’età, il dato non si discosta da quello nazionale: gli occupati netti tra i 40 e i 49 anni sono nel secondo trimestre 524, mentre quelli tra i 18 e i 24 sono 517. Tra uomini e donne, si segnalano 1713 uomini e 891 donne.

In Provincia di Perugia il totale degli occupati netti nel secondo trimestre è di 2105 unità, con un traino dell’industria dei metalli con 331 occupati netti. Segue l’industria meccanica (171) e i servizi pubblici (155); in aziende con oltre 250 dipendenti, sono occupati 353 lavoratori, tra i 50 e i 99 dipendenti 387. Anche in Provincia di Perugia i lavoratori in somministrazione con un’età compresa tra i 40 e i 49 anni sono 448 e 178 tra i 50 e i 64 anni; tra i 18 e i 24 sono invece 377 e tra i 25 e i 29 sono 379. Infine, 1288 sono gli uomini e 817 le donne.

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