Tra il 2025 ed il 2026 fino a 500 studenti di Spoleto dovranno uscire dalle proprie scuole per via dei lavori. Il Comune fa il punto sulle soluzioni alternative
Gli studenti della scuola media “Dante Alighieri” avranno da settembre una nuova sede, sempre provvisoria: saranno infatti ospitati in dei moduli abitativi che saranno posizionati a Santo Chiodo. E qui potranno essere spostate anche altre scuole. L’area è quella adiacente a quella di protezione civile inaugurata un anno e mezzo fa per ospitare anche gli spettacoli viaggianti. Bocciata, quindi, l’idea di spostare gli studenti che dal 2016 sono ospitati a Passo Parenzi in un locale commerciale di via dei Filosofi, la ex Spocart.
Si torna così a parlare di moduli prefabbricati – soluzione già adottata ad esempio a San Martino in Trignano per gli studenti della scuola media di Baiano – ma in un luogo diverso rispetto a quanto ipotizzato in un primo momento, vale a dire il giardino accanto alla scuola elementare “Sordini” (i cui studenti da settembre dovrebbero essere spostati all’interno della media “Pianciani”, nelle aule lasciate vuote dalla “Dante Alighieri”).
“L’intento – spiega il Comune di Spoleto in merito ai moduli a Santo Chiodo – è quello di dotare il territorio di una superficie urbanizzata sufficientemente grande che, soprattutto tra il 2025 e il 2026 possa ospitare anche altre scuole, quando con l’inizio dei nuovi lavori la popolazione scolastica da trasferire sarà compresa tra i 380 ed i 502 studenti.
Delle tre proposte sul tavolo vagliate dai tecnici, ossia via dei Tessili a Santo Chiodo, piazza d’Armi e l’area verde adiacente la scuola “Luigi Pianciani”, la scelta è ricaduta sulla prima. Diversi i criteri utilizzati: la presenza o meno di vincoli paesaggistici o monumentali, l’esistenza o meno di rischi geo naturali, la viabilità esistente, la compatibilità urbanistica e l’ampiezza degli spazi pubblici a disposizione.
Lo spazio individuato in via dei Tessili, di proprietà comunale, è confinante con l’area di Protezione Civile inaugurata ad agosto 2022 e già parzialmente urbanizzata. Le dimensioni consentono sia di ospitare gli studenti della “Dante Alighieri” a partire da settembre, sia di aumentare il numero delle strutture modulari permettendo quindi di avere spazi sufficienti ad ospitare altre scuole.
Per quanto riguarda invece le altre due ipotesi vagliate, va detto che piazza d’Armi è stata scartata sia per l’incertezza relativa ai tempi di trasferimento della proprietà al Comune da parte del Demanio, sia per il vincolo culturale che per la possibile presenza di reperti archeologici, mentre le criticità evidenziate per l’area della scuola “Luigi Pianciani” hanno riguardato non solo la sottrazione di uno spazio verde destinato ad attività ludico ricreative e sportive in un’area a forte densità abitativa e soprattutto scolastica, ma anche la dimensione limitata dell’area a disposizione che non avrebbe consentito di soddisfare le necessità legate all’importante fase di ricostruzione degli edifici scolastici danneggiati dal sisma prevista tra il 2025 e il 2026.
L’urbanizzazione dell’area verrà finanziata con fondi comunali. Per quanto riguarda invece i moduli il Comune ha, da una parte, già censito le esigenze e inviato la richiesta all’USR per ottenere gratuitamente quelli messi a disposizione dalla Protezione Civile nazionale, mentre dall’altra, proprio in virtù delle necessità previste nei prossimi due anni, sta lavorando alla variazione di bilancio per finanziarne comunque il noleggio, ed eventualmente il successivo acquisto”.