Promozione del territorio, ma anche valorizzazione urbana, artistica e persino immobiliare. Il Progetto Urbanpromo sostenuto dall’Istituto Nazionale di Urbanistica che consente alle Fondazioni di origine bancaria di presentare i propri interventi di riqualificazione urbana e di sviluppo delle funzioni strategiche della città, ha avuto come protagonista anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno in occasione della “quattro giorni” tenutasi a Venezia presso la Fondazione Cini.
In vetrina tre progetti di particolare interesse, peraltro già finiti sotto i riflettori per le diverse implicazioni che hanno determinato e resi possibili grazie anche all’intervento finanziario della Fondazione di cui è presidente il dottor Alberto Cianetti: la realizzazione del Centro Italiano Arte Contemporanea, i lavori di recupero degli affreschi dell’Oratorio della Nunziatella di Foligno e il restauro del Convento di San Martino in Trevi.
Le schede progettuali ed illustrative degli interventi sono state proposte a Venezia attraverso pannelli di grandi dimensioni e alla presentazione sono intervenuti per l’istituzione folignate il vice presidente Italo Tomassoni e la professoressa Rita Fanelli Marini. I dettagli sulle tre opere sono stati forniti nel corso di un convegno molto partecipato dagli operatori di settore.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno ha posto l’arte e la cultura tra i suoi più significativi settori di intervento e tale attenzione si ritrova tradotta in concreto nelle tre iniziative presentate, come appunto il Centro Italiano Arte Contemporanea, per il quale è stato attuato un percorso in sinergia con il Comune di Foligno e la Regione Umbria, arrivando nel 2009 alla sua realizzazione con l’inaugurazione architettonica del Centro e con la mostra “Spazio Tempo Immagine” curata dallo stesso professor Tomassoni.L’Oratorio della Nunziatella, nel cuore di Foligno, è uno scrigno d’arte, impreziosito dall’affresco del Perugino, il cui restauro è avvenuto grazie al lavoro di squadra svolto dalla Fondazione, dal Comune e dalla Soprintendenza dei beni culturali.Il terzo intervento ha riguardato la Cappella di San Girolamo, parte di un piccolo oratorio posto all’esterno della chiesa e del complesso conventuale dei Frati Minori di San Martino, poco distante dalla città di Trevi. A seguito del terremoto del 1997 la cappella è stata seriamente danneggiata e con il contributo della Regione, della Soprintendenza ai beni artistici e della Fondazione Cassa di Risparmio è stata restituita all’uso civile e religioso.