(Carlo Ceraso) – E’ stato più lungo e travagliato di un parto. Ma alla fine la politica cittadina ha preso posizione sulle note vicende che stanno interessando PopSpoleto e la controllante Scs (al centro di una inchiesta della procura della repubbliche e – entrambi – di una ispezione di Bankitalia). Un silenzio durato più di 18 mesi e interrotto ieri dall’Ordine del giorno firmato dal Consiglio comunale che ha chiesto al sindaco Daniele Benedetti di seguire il ‘caso’ e riferire al parlamento cittadino. A portare la bozza del testo fra i banchi dell’Aula è stata la Lista civica Rinnovamento che ha trovato ampi consensi fra gli altri gruppi. Certo qualcosa è stato limato rispetto al documento originale, come “l’auspicio di un ricambio generazionale dei vertici” delle 2 società di piazza Pianciani, o cambiato nella forma (era stato sottoposto ai consiglieri quale Mozione); ma dopo lunghe trattative protrattesi fino a tarda sera, l’Odg è stato alla fine firmato. Dunque viene ufficialmente sfondato il muro del silenzio che circondava a tutto tondo la vicenda e reso un plauso al lavoro degli inquirenti. Un affaire che, quanto meno sotto il profilo etico, meritava da tempo l’attenzione della politica.
L’Odg – Tuttoggi.info ha potuto visionare il documento che sarà messo a protocollo fra qualche ora. Leggiamolo:
“Il Consiglio Comunale di Spoleto
Premesso che già da tempo le forze politiche cittadine hanno rivolto la loro preoccupata attenzione alle vicende della Bps e della Scs che hanno suscitato a più riprese gli interventi di numerosi organi di informazione sia locali che nazionali;
Precisato che i Consiglieri comunali, leali alla propria vocazione di rappresentanti dei cittadini dimostrando senso di responsabilità, hanno sempre evitato di diffondere note di incauto allarmismo e di propalare inutili illazioni, focalizzando altresì la loro attenzione soltanto sulle sorti dell’istituzione bancaria che ritengono fondamentale per l’economia del territorio;
Avendo appreso dagli organi di stampa preoccupanti notizie in ordine ad inchieste giudiziarie su presunti comportamenti lesivi dell’immagine dell’istituzione bancaria e che potrebbero seriamente minare l’autonomia dell’istituto stesso;
Esprimendo piena fiducia nello scrupoloso lavoro di indagine che stanno svolgendo gli organi inquirenti, ispirato come sempre ai principi di equilibrio, prudenza e riservatezza;
Il Consiglio comunale auspica che la vicenda venga chiarita nel più breve tempo possibile per evitare un ulteriore danno all’immagine delle società finanziarie coinvolte, il tutto finalizzato al rafforzamento del ruolo dell’Istituto di credito nel sostegno all’economia locale, delle imprese e delle famiglie del territorio e alla salvaguardia del personale dipendente.
Si invita il Sindaco a seguire direttamente la vicenda e a riferire in Coniglio Comunale”.
I firmatari – ai cinque rappresentanti di Rinnovamento (Zefferino Monini lo firmerà oggi) hanno apposto la firma tutti i consiglieri di Partito Democratico (il sindaco lo voterà al momento della discussione in Aula), Partito socialista, Lista Spoleto Unita e il Gruppo Misto (Profili e Dominici). Anche Spoleto 5 Stelle ha firmato il documento dopo che il consigliere Placidi ne ha parlato con il direttivo del Movimento di Belle Grillo
Contrari – il numero dei contrari si è andato così assottigliando in pratica a due gruppi, Pdl e Terzo Polo, in pratica l'intero centro-destra. Il primo perché probabilmente ha la metà dei rappresentanti che sono anche dipendenti Bps (il vicepresidente del consiglio David Militoni, che in Bps è anche sindacalista, e il consigliere Alessandro Cretoni), il Terzo Polo per i motivi più disparati. Il capogruppo Grifoni (Udc) ha dichiarato di non voler entrare in certe questioni; il consigliere Udc Paolo Spedalieri si è invece appellato ad una non meglio precisata incompatibilità essendo dipendente e sindacalista di PopSpoleto. Quando ieri gli hanno sottoposto l’Odg si è arrabbiato al punto che le sue urla sono arrivate fino alla stanza del Consiglio che ha sospeso per un attimo i lavori cercando di capire cosa stesse succedendo nella sala attigua. Non pervenuto invece il pensiero di Api (Maurizio Hanke e Vincenza Campagnani) e Fli (Wolfgang Bernelli).
Il ricordo di Borsellino – tutti comunque avranno la possibilità di dire la propria durante il dibattito che si terrà con ogni probabilità a fine mese, dal momento che il prossimo Consiglio comunale sarà interamente dedicato alle problematiche della sanità.
Sicuramente è stata una coincidenza, ma la presa di posizione di ieri – restano in religioso silenzio i parlamentari umbri, i consiglieri regionali (ad eccezione di Paolo Brutti dell’Idv) e provinciali, le segreterie di partito e le organizzazioni sindacali – è arrivata nel giorno del ventennale della strage di via D’Amelio dove morì il giudice Paolo Borsellino e gli uomini della scorta, ricordati peraltro ieri in Aula solo da Bernelli. Una cosa è certa, la Procura di Spoleto da oggi non è più sola.
Aggiornato alle 19.14

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