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Inaugurata l’undicesima edizione della Mostra Del Fumetto di Città di Castello / Tributo di familiari, amici e grandi nomi ad Andrea Pazienza

Redazione

Inaugurata l’undicesima edizione della Mostra Del Fumetto di Città di Castello / Tributo di familiari, amici e grandi nomi ad Andrea Pazienza

Sab, 28/09/2013 - 19:58

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E’ stata una presentazione partecipata e commovente quella dell’11° Mostra del Fumetto di Città di Castello dedicata ad Andrea Pazienza. Sul palco, assieme all’anima della manifestazione, il Presidente dell’Associazione Amici del Fumetto Gianfranco Bellini, c’era un parterre invidiabile: il Sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni, il giornalista Vincenzo Mollica, il vicepresidente del Consiglio Regionale Andrea Lignani Marchesani, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Perugia Bertini, l’Assessore alla Cultura della Regione Umbria Fabrizio Bracco, il Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e la mamma di Andrea Pazienza.
In platea erano presenti Silver, Tanino Liberatore, Vittorio Giardino, Fernando Fusco, Mario Capanna, Francesco Guccini, l’Onorevole Walter Verini, Fernanda Cecchini e tanti altri amici e parenti dell’artista.
Tutti questi, con la loro presenza, hanno sottolineato l’importanza che ha raggiunto questa manifestazione a livello ormai nazionale, diventando un fiore all’occhiello per la propria città.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha sottolineato il fatto che “la Mostra del Fumetto è uno degli eventi più importanti di Città di Castello, gestito con grande sobrietà, serietà e fantasia dal fantastico gruppo degli “Amici del Fumetto”. “Città di Castello è orgogliosa di avere un evento come questo – ha continuato il sindaco – e credo che un tesoro di tale importanza vada mantenuto, sostenuto e accresciuto”.
Andrea Lignani Marchesani ha rimarcato l’importanza dell’evento e parlato di “Paz”: “Nel 1977 Andrea Pazienza scrisse un atto d’amore, una poesia dal titolo “Amo” dove spiegava che la cultura passa anche dalle Istituzioni ed io garantisco che noi appoggeremo sempre manifestazioni di questo livello”.
L’Assessore Bertini ha parlato di Paz dicendo che: “Andrea Pazienza è un fuoriclasse del fumetto, per noi comuni mortali ci vorrebbero tre vite per fare ciò che lui ha fatto nella sua breve esistenza” Poi ha aggiunto: “Questa è una grande mostra creata grazie ad un appassionato gruppo di volontari e anche questa ne costituisce la forza”.
Fabrizio Bracco ha confessato di aver cominciato ad appassionarsi al fumetto proprio grazie all’Associazione Amici del Fumetto: “Loro hanno contribuito a livello nazionale a riportare l’attenzione del pubblico verso il fumetto, una forma di comunicazione artistica che merita di essere celebrata a dovere. Pazienza poi ne è un grande esempio… già all’età di 18 mesi cominciò a disegnare fino ad arrivare ad essere quel grande artista che tutti noi conosciamo”.
Commovente è stato poi l’intervento della mamma Giuliana che ha dichiarato: “Parlare di Andrea artista lo fanno già in tanti. Io posso raccontarvi di Andrea Figlio, di colui che mi faceva disperare, che mi faceva tenerezza… Ha iniziato a parlare a 20 mesi, ma già a 18 disegnava. Amava molto leggere e scriveva letterine già a 5 anni. A scuola studiava volentieri ma non amava per nulla la matematica, come il padre. Non amava la vita concreta, voleva solo disegnare, vedere le nuvole e ammirare i tramonti…Io che non ero dentro a queste cose ho imparato ad apprezzare il suo comportamento e ad imitarlo”.
L’intervento del Sottosegretario ai Beni Culturali Borletti Buitoni è stato breve ma importante: “Il fumetto non è una cultura di serie B, è Cultura a tutti gli effetti e l’Associazione Amici del Fumetto, con le sue mostre, ne sottolinea l’importanza! Il Ministero dei Beni Culturali è vicino a questo evento e a Paz, perché egli merita un posto di primaria importanza nel panorama artistico-culturale nazionale. Città di Castello ha saputo fare della cultura un argomento di sviluppo e ciò è importante soprattutto nel periodo di crisi che stiamo vivendo. La cultura è un modo per superare le difficoltà odierne e continuare su questa linea è un bene per l’Umbria e per la nazione intera”.
Ha infine concluso Vincenzo Mollica ricordando un fatto di molti anni fa: una battaglia, a colpi di disegno, che ci fu fra Guccini e Paz. Il noto giornalista ha inoltre anticipato al pubblico la presenza in mostra di una vera “chicca”: il Caravaggio dipinto da Milo Manara che ha come volto quello di Andrea Pazienza, perché “il Caravaggio dei nostri giorni è proprio lui”.
La mostra “Paz Art! L’Arte di Andrea Pazienza” resterà aperta fino al 20 ottobre prossimo presso Palazzo Bufalini. Sempre fino al 20 ottobre sarà visitabile anche la mostra di bambole Pullip (inaugurata sempre il 28 settembre) presso il Museo della tela Umbra.

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