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Inaugurata la 34^ edizione di “Scultori a Brufa. La strada del vino e dell’arte”

Redazione

Inaugurata la 34^ edizione di “Scultori a Brufa. La strada del vino e dell’arte”

Mar, 23/11/2021 - 08:01

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L'opera permanente del Parco delle Sculture è del M° Ugo La Pietra con "SEGNALE/PORTALE – Architettura/Natura", porta d’ingresso dal lato sud-est del Parco.

Grande successo per l’inaugurazione della 34a edizione di “SCULTORI A BRUFA. LA STRADA DEL VINO E DELL’ARTE, che si è tenuta domenica 21 novembre 2021 dalle ore 10.30 a Brufa, frazione del Comune di Torgiano, organizzata dalla Pro Loco di Brufa in collaborazione con il Comune di Torgiano e con il Patrocinio della Regione Umbria e della Provincia di Perugia.

L’artista invitato quest’anno per l’opera permanente collocata nel Parco delle Sculture di Brufa è il Maestro Ugo La Pietra con “SEGNALE/PORTALE – Architettura/Natura” che diventa la porta d’ingresso dal lato sud-est del Parco.

E’ stata una mattinata all’insegna dell’arte e della cultura, intensa, partecipata e animata da un numeroso pubblico.

Durante la cerimonia di inaugurazione della 34a edizione della manifestazione hanno preso la parola:

per il Comune di Torgiano, il Sindaco Eridano Liberti e l’Assessore alla Cultura Elena Falaschi – il Presidente della Pro Loco di Brufa Feliciano Martinelli – l’artista Ugo La Pietra – il critico d’arte Lorenzo Fiorucci – il maestro d’arte Alessandro Rametta – per la Mind, Diego Pieroni.

Il progetto si è potuto realizzare grazie al finanziamento ricevuto dal Comune di Torgiano nell’ambito dell’avviso pubblico PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e realizzato in partenariato con la Pro Loco di Brufa e con la collaborazione del critico d’arte Lorenzo Fiorucci.

A breve, sarà stampato un catalogo (Editoriale Umbra, Foligno)a cura dello storico dell’arte Lorenzo Fiorucci che documenta l’opera installata.

A proposito dell’opera di Ugo La Pietra a Brufa, Lorenzo Fiorucci ha dichiarato:

“La scultura pensata per l’occasione è fedele al pensiero dell’artista che opera, dagli anni settanta un “arte per il sociale”. L’opera è concepita con l’intento di decodificare l’ambiente in cui si trova, capace dunque di dare un significato al luogo nel quale è collocata raccogliendo il carattere naturalistico della zona, unendo a questo gli elementi e le materie che hanno caratterizzato nei secoli l’attività produttive.

L’opera consiste in due colonne di pietra distanziate tra loro in modo da consentire il passaggio sottostante (di circa 200 cm.), sormontate da una doppia struttura di metallo (ferro battuto sagomato) che allude a un intreccio vegetale “tralcio” (che ricorda i tralci delle viti di cui la zona è ricca).

Il portale vuole quindi anche essere la rappresentazione simbolica del rapporto tra l’Architettura (colonne) e la Natura (tralci) espressione caratteristica del territorio di Brufa e tema che ha caratterizzato la ricerca pluridecennale di Ugo La Pietra. Un segnale che per l’avventore restituisce in forma visiva e nell’immediatezza comunicativa di un segno, i simboli, le materie, la storia del luogo.

Mentre per gli abitanti è la rappresentazione di identità e della propria territorialità. La scultura chiarifica ulteriormente quell’idea di “abitare la città” sulla quale La Pietra si interroga da sempre. Infatti abitare non è semplicemente inteso come stare in un luogo o utilizzarlo, ma appropriarsi del luogo stesso e renderlo personale. Riconoscerlo come spazio, in questo caso pubblico, di una comunità e per certi aspetti anche luogo intimo, privato anche per un tempo limitato.

La scultura Segnale/Portale di La Pietra annulla infatti i confini, per la sua conformazione estetica e per la funzionalità di cui è investita, mette in comunicazione gli spazi, li organizza, li apre e li evidenzia, raccontandone le specificità del territorio, l’estetica ambientale e le qualità del Genius Loci che necessariamente si rifà ad una cultura rurale, agraria capace di ricavare dalla terra la propria conoscenza ma allo stesso tempo sa restituire a questa la bellezza dell’arte”.

“SEGNALE/PORTALE – Architettura/Natura”:

  • pezzo unico composto da due colonne in pietra e due elementi metallici in ferro all’apice;
  • le 2 colonne in travertino, realizzate dalla ditta “Rolando Baiocco Marmi”, sono alte 320 cm., a sezione tornita di circa 30 cm. più larghe alla base (fino a 50 cm. di sezione). La base ha una zona scalpellata per circa 70 cm. di altezza, che porta progressivamente il diametro di base di 50 cm. a quello finale di 30 cm. nella parte alta tornita;
  • le 2 sculture di ferro battuto (una per ogni colonna), interpretate da Alessandro Rametta Maestro d’Arte de La Fucina di Efesto tramite forgiatura a maglio e brunitura a fiamma, alludono ai tralci della vigna;
  • la scelta del travertino è tipica del luogo mentre il ferro è stato preferito all’acciaio in quanto la cromia, naturalmente più brunita, rimanda a quella dei tralci di vite.

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“SCULTORI A BRUFA, LA STRADA DEL VINO E DELL’ARTE” fu ideata dalla Pro Loco di Brufa nel 1987, in collaborazione con il Comune di Torgiano: invitando uno scultore all’anno e acquisendo un’opera per ciascun artista, è arrivata alla 34a edizione con risultati entusiasmanti. Oramai, durante tutto l’anno, molti turisti e collezionisti arrivano a Brufa per visitare le sculture all’aperto in permanenza e per il mondo dell’Arte l’iniziativa è un appuntamento consolidato.

In questo paesaggio sono state inserite le sculture degli artisti: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni, Marco Mariucci, Tito Amodei, Paolo Pasticci, Hidetoshi Nagasawa, Gianni Pettena, Alex Corno.

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