Qualcosa si muove. Nella difficile ricerca degli autori degli innumerevoli furti che hanno sconvolto la Valtiberina e la provincia di Perugia tutta, i Carabinieri  della Stazione di Umbertide, in collaborazione con i colleghi di Città di Castello, hanno portato a termine un’ottima operazione.

I militari, infatti, sono riusciti ad individuare un appartamento sito nel centro di Umbertide, utilizzato verosimilmente come covo da una banda di malviventi. L’abitazione, regolarmente affittata alcuni mesi fa da un cittadino albanese attualmente irreperibile, era occupata da tre giovani connazionali, due uomini ed una donna, di età compresa tra i 19 ed i 24 anni.

I Carabinieri sarebbero arrivati a questo appartamento dopo svariati servizi di osservazione e pedinamento e, ieri mattina (giovedì 20 novembre), avrebbero fatto irruzione mentre i giovani inquilini stavano dormendo. La perquisizione dell’alloggio ha poi permesso di rinvenire e sequestrare due televisori LCD, un computer portatile, numerosi monili in oro e telefoni cellulari, ritenuti provento di furti commessi recentemente nella provincia. In casa il terzetto deteneva anche due pistole giocattolo in metallo, prive del tappo rosso che ne determina la non autenticità e quindi perfettamente identiche a quelle vere.

I preliminari accertamenti effettuati hanno consentito, per il momento, di individuare con certezza il proprietario di uno dei televisori, rubato in un appartamento di Perugia circa 10 giorni fa. Nei prossimi giorni si spera di poter ritrovare un proprietario anche per gli altri oggetti rinvenuti.

I tre, in Italia senza fissa dimora ma in regola con la normativa sull’immigrazione, sono stati denunciati con l’accusa di ricettazione e proposti per la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio dal Comune di Umbertide per 3 anni.

Sempre ad Umbertide, nel tardo pomeriggio ieri, le pattuglie delle Stazioni di Pietralunga e Monte S. Maria Tiberina hanno intercettato un’autovettura di grossa cilindrata risultata rubata pochi giorni fa nel nord Italia. Anche se i malviventi a bordo sono riusciti a far perdere le proprie tracce, l’intervento dei militari ha certamente impedito loro di commettere reati.