Dura presa di posizione del Comune di Spoleto in merito all'assemblea di insediamento dell'ATI 3 (Ambito Territoriale Integrato) convocata per oggi a Foligno. Il Comune di Spoleto aveva richiesto un preventivo confronto su numerose e significative criticità, relative alle procedure di costituzione e di insediamento di questo nuovo organismo, criticità sollevate più volte nei mesi scorsi e ribadite con forza anche poco prima della riunione del 2 aprile scorso, poi andata deserta per mancanza del numero legale.
“Meraviglia la caparbietà e l'ostinazione” afferma il vicesindaco di Spoleto Daniele Benedetti “nel volere procedere a riconvocare l'assemblea d'insediamento senza aver minimamente preso in considerazione la proposta di Spoleto di istituire un tavolo di lavoro congiunto tra i Comuni dell'area, per affrontare e risolvere preventivamente le problematiche in essere, che rischiano di provocare lo scadimento della qualità di importanti servizi al cittadino, quali quelli del settore socio-assistenziale e quelli dell'accoglienza e promozione turistica. A questo si aggiunge un problema di carattere squisitamente istituzionale, connesso all'approvazione dello Statuto dell`A.T.I. che i Consigli Comunali devono approvare entro 90 giorni; termine che appare del tutto incompatibile con l'imminente periodo elettorale e la conseguente ridotta attività e funzionalità dei Consigli Comunali. Sul piano procedurale, infine, appare del tutto scorretto, se non addirittura illegittimo, il non aver messo preventivamente a disposizione dei Comuni la documentazione relativa ai punti all'ordine del giorno dell'Assemblea.
“Siamo, insomma” continua Benedetti “di fronte ad un atteggiamento che appare incomprensibile e che rischia di creare un vulnus inutile, tale da compromettere i rapporti istituzionali. Non si capisce come si possa pensare di costituire un organismo, che è un'associazione di Comuni, senza non dico accogliere, ma nemmeno prendere in considerazione le posizioni del secondo Comune dell'ambito. Quelle che solleviamo, non da oggi, sono riserve su questioni tecnico-amministrative fondamentali e che, stando almeno alle assenze della prima seduta, non sembrano essere patrimonio soltanto di Spoleto. Registriamo con rammarico che si è scelto di non dare nessuno spazio al confronto politico, fondamentale per far funzionare al meglio tale organismo. Di fronte a questo atteggiamento sprezzante, da parte nostra non rimane che dire con forza che non faremo un passo indietro nella difesa dei legittimi interessi della nostra comunità, ricorrendo a tutti i mezzi leciti per garantire la tutela dello sviluppo del nostro territorio.
“Non voglio, però, lasciare nulla di intentato” conclude Benedetti “per salvaguardare il necessario clima di proficua condivisione e cooperazione tra i territori dell'area vasta che, a mio avviso, non può che essere improntata al policentrismo, alla leale collaborazione e alla pari dignità tra i territori. Per questo rivolgo un pubblico appello al sindaco di Foligno e ai Sindaci degli altri Comuni dell'area e alla Regione perché intervengano per evitare questo inutile e dannoso strappo istituzionale.”