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Il Comune di Scheggino fa il punto sulla situazione di rischio del fiume Nera

Redazione

Il Comune di Scheggino fa il punto sulla situazione di rischio del fiume Nera

Ven, 11/11/2011 - 14:42

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Il fiume Nera in caso di forti piogge rischia di esondare. La situazione allarmante è stata portata alla luce dal sindaco di Scheggino Carlo Valentini, che proprio per discutere degli immediati interventi che possano essere posti in atto per evitare gravi conseguenze in futuro, alla luce anche di quanto accaduto in Liguria ed in alta Toscana nei giorni scorsi, ha convocato una riunione che ha visto la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni e degli organismi coinvolti a vario titolo.
Presenti all'incontro, che si è svolto giovedì pomeriggio nel palazzo comunale di Scheggino, oltre al primo cittadino Carlo Valentini, anche il sindaco di Sant'Anatolia Tullio Fibraroli, i rappresentanti di Regione (ufficio di Protezione civile), Provincia (polizia provinciale), Comunità montana Valnerina, Corpo forestale dello Stato e Arma dei carabinieri. C'era anche l'intera giunta comunale schegginese ed alcuni consiglieri sia di maggioranza che di minoranza, tutti concordi sul problema.
Ad illustrare la problematica è stato il sindaco Valentini, che ha spiegato come recentemente sono pervenute al Comune diverse segnalazioni da parte dei cittadini di situazioni di pericolo imminente relative al fiume Nera ed in particolare sulla parte spondale. Gli uffici preposti hanno quindi effettuato dei sopralluoghi ed è emersa una situazione difficile, come mostrato anche dalla documentazione fotografica presentata durante la riunione.
“Il fiume Nera – ha evidenziato Carlo Valentini – si trova in condizioni uniche per due concomitanze; la prima è l'abbandono del sistema agricolo, la seconda è che su di esso vi sono due carte di vincolo, Sic (siti di importanza comunitaria) e Zps (zone di protezione speciale), che impongono a chiunque voglia intervenire in qualche modo di munirsi di un'indagine ambientale. Inoltre – ha aggiunto – le sponde del fiume sono zona demaniale, il che comporta altre conseguenze economiche”.
Il primo cittadino di Scheggino ha quindi ricordato come su questo problema i Comuni non hanno alcuna competenza, la quale invece ricade su Provincia e Regione, ma visto lo stato di rischio – che è stato condiviso da tutti i presenti alla riunione – è necessario sollecitare un intervento prima di emergenza e poi un'azione mirata sul fiume. La prima ipotesi avanzata è quella di emettere un'ordinanza che obblighi i frontisti ad intervenire sulle aree di pericolo, rendendo praticamente inesistenti, però, vista la particolarità della situazione, le procedure burocratiche relative ai vari vincoli. “Ho ricevuto ampie assicurazioni verbali dai referenti di Regione e Provincia a questo proposito” ha annunciato Valentini. La Provincia, infatti, è pronta ad emettere un documento in cui si accerterà che il taglio degli alberi nelle zone previste non costituirà valore economico, come invece previsto perché area demaniale. Mentre la Regione ha annunciato delle procedure d'urgenza per rilasciare dei permessi in poche ore.
La situazione di rischio – che non riguarda solo il territorio di Scheggino, ma l'intera asta del fiume Nera in Valnerina – è stata condivisa anche dal sindaco di Sant'Anatolia di Narco, Tullio Fibraroli, che ha anche fatto riferimento alla situazione critica di un anno fa. “Lo scorso anno – ha ricordato – ci fu una riunione in Provincia per cercare di snellire le pratiche burocratiche per il taglio della vegetazione, che però non ha portato a niente di concreto. Serve una ricognizione generale del fiume passo passo per togliere gli stati di pericolo imminente. Ci sono degli interventi – ha aggiunto Fibraroli – che sono prioritari e bisogna sensibilizzare la Regione sui vincoli: non dobbiamo, per il bello, creare dei pericoli”.
In particolare attualmente nel tratto del Nera che ricomprende il territorio schegginese, ci sono diverse vere e proprie “isole” di alberi che ostruiscono il fiume e che in caso di piena porterebbero all'esondazione certa, con pericolo anche per i cittadini. Il rischio viene anche, è stato evidenziato durante la riunione, dalle piante più grandi che rischiano di cadere (come avviene regolarmente in verità) all'interno dell'acqua. Ovviamente il pericolo principale è che l'ammasso di legname finisca per ostruire i ponti, con conseguente allagamento di tutto ciò che c'è nei pressi.
Per questo l'obiettivo è la prevenzione prima che venga minata l'incolumità degli abitanti della Valnerina. Il problema comunque riguarda tutto il territorio ed è per questo che è stata evidenziata l'esigenza di condividerlo con tutte le amministrazioni comunali e gli enti interessati.
La riunione si è comunque conclusa con l'impegno ad affrontare la questione con la Comunità montana della Valnerina per quanto riguarda le opere più immediate e di proseguire nella strada di consentire interventi ai frontisti nel rispetto delle normative vigenti, portando avanti un piano per la gestione dell'alveo del fiume. Qualora ci fossero problemi per un intervento immediato della Comunità montana, il Comune di Scheggino è pronto ad emettere un'ordinanza che obblighi la Provincia di Perugia ad effettuare i lavori urgenti necessari per tutelare l'incolumità dei cittadini.

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