Dopo le scuse del consigliere comunale Davide Bonifazi per il post condiviso “Sono razzista e me ne vanto” (ha spiegato di averlo condiviso mentre era in chat con un amico, senza averne pesato bene le conseguenze) è arrivato il bastone e la carota da parte del segretario regionale della Lega, l’on. Virginio Caparvi.
“Sono razzista e me ne vanto”, polemiche sul post del consigliere Bonifazi
Che ha condannato il gesto, spiegando che per questo il consigliere perugino sarebbe stato redarguito, ma ne ha anche sminuito la portata, derubricandolo a “leggerezza“.
“Siamo di fronte a una leggerezza – si è infatti affrettato a spiegare Caparvi visto che il caso stava montando – che non descrive la persona del consigliere Bonifazi da anni impegnato nel volontariato e nel sociale. Sicuramente non ha ben soppesato il post che ha condiviso e il cui contenuto ovviamente
condanniamo in toto perché completamente fuori dalle linee del partito.
Non ci riconosciamo in nessun sentimento nostalgico – ha specificato il numero uno della Lega umbra – né in nessun sentimento razzista. Il consigliere verrà redarguito, ma conoscendolo sappiamo che si è trattato solo di scarsa attenzione a un post condiviso sbadatamente su Facebook“.
Ma sempre sui social il dibattito è andato avanti. Tra quanti condannavano il gesto, tanto più perché fatto da una persona che ricopre una carica istituzionale, e quanti invece hanno difeso Bonifazi, accusando anche la sinistra di creare un caso perché incapace di fare opposizione sulle questioni concrete.
In Consiglio tra Shoah e razzismo, accuse e scuse
Una polemica, quella intorno al posto di Bonifazi (poi cancellato) che è esplosa in Consiglio proprio nel giorno in cui si è commemorato Piero Terracina, uno degli ultimo sopravvissuti di Auschwitz scomparso all’età di 91 anni, e si è votato per la concessione della cittadinanza onoraria ad un’altra sopravvissuta al campo di sterminio nazista, la senatrice Liliana Segre. Un provvedimento approvato a maggioranza, con l’astensione della Lega.
Un’astensione che il capogruppo della Lega, Lorenzo Mattioni, ha dovuto argomentare dopo aver difeso Bonifazi, che “non è il mostro che l’opposizione dipinge e se ha sbagliato non viene meno il suo valore come persona, all’interno del partito e tra la gente. Il nostro gruppo – ha ribadito Mattioni – ripudia ogni forma di odio razziale, e siamo convinti che la signora Segre meriti sicuramente il rispetto e le onorificenze che ha avuto e che avrà. Tuttavia – ha concluso – ribadisco la nostra astensione perché la mozione ci pare strumentale, ci sembra un voler mettere la bandiera dove non ce n’è bisogno”.