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I sindacati di Polizia Municipale: “Mismetti non ci ha concesso la parola”

Claudio Bianchini

I sindacati di Polizia Municipale: “Mismetti non ci ha concesso la parola”

Ecco l'intervento integrale che avrebbero voluto leggere durante la cerimonia
Mer, 19/11/2014 - 14:54

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“Il sindaco non ha consentito ai vigili urbani di prendere la parola durante la cerimonia di festeggiamento dell’anniversario di fondazione del corpo di Polizia Municipale. Nonostante questo, gli ufficiali e gli agenti hanno comunque voluto partecipare insieme ai bambini ed agli ospiti”.
Questa la presa di posizione diffusa dalle sigle sindacali Uilfpl, Csa e Sulpl.  (Leggi articolo Protesta Vigili Urbani)
“Nel momento in cui il sindaco ha iniziato il proprio intervento, però – scrivono nel comunicato stampa – hanno abbandonato la sala e si sono riuniti in assemblea al comando. Su quarantuno operatori, sono rimasti in sala soltanto i cinque, che non hanno condiviso le iniziative di queste ultime settimane”.
Da quanto emerso in questi ultimi giorni – prosegue la nota – l’amministrazione comunale non sembra purtroppo avere realmente intenzione di trovare una soluzione. I lavoratori hanno consapevolezza che questa protesta inasprirà nuovamente il confronto, ma non possono accettare passivamente che il sindaco, dopo avergli tolto le risorse, gli tolga anche la parola.
Ed ecco l’intervento che i vigili urbani avrebbero voluto leggere.
Intervento per il 168′ anniversario della fondazione del Corpo della Polizia Municipale 
Effettuo questo intervento a nome di 34 vigili che hanno aderito alle iniziative pubbliche di questi ultimi mesi. 
Crediamo sia doveroso precisare, in occasione della nostra festa, alcuni concetti che riteniamo fondamentali per comprendere la posizione dei lavoratori della Polizia Municipale nei confronti delle pesanti e per noi, ingiuste, conseguenze prodotte dai recenti provvedimenti posti in essere dall’Amministrazione comunale di Foligno.
Occorre ricordare che già da molti anni il Corpo della Polizia Municipale, a causa del blocco del turn-over ha ridotto il numero degli addetti sino alla cifra attuale di 42 componenti, Comandante compreso, nonostante le assunzioni coatte di alcuni geometri ed amministrativi, già impegnati nella ricostruzione, conseguendo il drammatico aumento dell’età media del personale, che conta numerosi addetti sessantenni ed ultrasessantenni, giunti quasi a fine attività lavorativa e con ridotta operatività, cui vanno aggiunte quattro unità con prescrizioni mediche e inidoneità parziali. 
I lavoratori della Polizia Municipale, come tutta la categoria del Pubblico Impiego, subiscono il blocco dei salari sin dal 2010 con la prospettiva di vedere prorogato lo stallo delle retribuzioni ben oltre il 2015, a differenza delle Forze dell’Ordine, delle Forze Armate e della Magistratura, (categorie per le quali, sebbene riproposto in ipotesi, il blocco è stato almeno in parte prudentemente e saggiamente revocato). I lavoratori della Polizia Municipale, come tutti gli altri pubblici dipendenti, si sono visti revocare importanti istituti come la causa di servizio e l’equo indennizzo, evidentemente ritenuti dal legislatore non necessari alla categoria. Nonostante tutto, i Vigili Urbani hanno continuato a garantire con abnegazione e non di rado anche con sacrificio personale, tutti i servizi che gli competono, in una città di provincia dove è sempre più sentito il bisogno di sicurezza da parte dei cittadini a causa di episodi di microcriminalità spesso percepiti in maniera amplificata da parte della popolazione.
Occorre ricordare che i lavoratori della Polizia Locale sono agenti di polizia giudiziaria ed ausiliari di pubblica sicurezza. Tralasciando l’insidioso campo sulla valutazione delle competenze operative derivanti da tali qualifiche e le varie limitazioni imposte da altre norme statali, emerge che nella quotidianità del servizio, gli agenti della Polizia Municipale incontrano serie difficoltà operative: si pensi ad esempio, al limitato accesso, mediato dall’ANCI, al Servizio di Indagine del Ministero dell’Interno (SDI); alla mancanza di una scuola di formazione per l’addestramento del personale della P.M., alla mancanza di strutture e mezzi operativi che affliggono la categoria da sempre, alla mancanza di protocolli o di semplici direttive sull’uniformità di intervento (per i Trattamenti Sanitari Obbligatori ed altri interventi a rischio) e sull’utilizzo e accessibilità dei Dispositivi di Protezione Individuale di volta in volta richiesti dalla situazione, in ultimo, ma non meno importante, alla mancanza di tutele previdenziali in caso di infortunio.
Questo vuoto normativo nazionale e locale che affligge da anni la categoria si scarica sui lavoratori della Polizia Municipale, cui si richiede ogni giorno di più elevata capacità operativa. Troppo è lasciato al caso, con conseguente rischio sopratutto per la salute e sicurezza proprio di chi la sicurezza è chiamato a garantirla. Questo il motivo per il quale stiamo chiedendo la possibilità di un accesso immediato al Documento di Valutazione dei Rischi. Nonostante ciò, siamo sempre stati presenti di fronte alle esigenze e necessità della Città, e per questo auspichiamo che l’Amministrazione sia presente di fronte alle nostre rivendicazioni.
E’ ormai evidente il blocco delle ipotesi di riforma delle polizie locali, per le quali erano in discussione due distinte proposte, ancora oggi lontane dal termine del lungo iter legislativo.
Omettendo ulteriori particolarità della nostra protesta locale, riteniamo assolutamente ingiusto penalizzare ancora le nostre retribuzioni, come riteniamo ingiusto che non si adotti un piano di razionalizzazione dei servizi disagiati (turno 18/24, durante il quale, specie nei mesi invernali, ben poche sono le esigenze connesse alla viabilità e neppure adeguatamente retribuito). Non possiamo non rilevare che i tagli sono stati operati ad attività già svolte dagli agenti e che ai tagli è seguito, e non per ironia della sorte, un incremento di personale impiegato in turni serali e festivi.
Anche nell’occasione odierna, benché questa sia la nostra festa, non siamo stati coinvolti.
Ci metta mano Sig. Sindaco, ci metta mano e lo faccia seriamente, innanzitutto restituendo agli aventi diritto quanto gli è stato tolto.
Auspichiamo da ultimo che il nostro Comandante sia in futuro al nostro fianco e non contro di noi, come accaduto negli ultimi mesi.
34 Vigili Urbani

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