Finisce a colpi di avvocati la contrapposizione, a Foligno, tra Cisl e Cgil. Dopo che nei giorni scorsi il segretario territoriale di Cisl, Bruno Piernera, aveva accusato la Cgil di aver tenuto atteggiamenti scorretti dal punto di vista delle relazioni sindacali, il sindacato di Epifani è andato all'attacco. Pomo della discordia è la busta pesante. Cgil ha fatto quadrato ed ha rimandato al mittente le accuse di scorrettezza sindacale con il suo segretario territoriale Filippo Ciavaglia, quello provinciale Mario Bravi e Alessandro Petruzzi della Federconsumatori regionale. Quest'ultima associazione di difesa consumatori era stata tirata in ballo da Piernera che lamentava il fatto che questa associazione, sulla vicenda busta pesante, avesse contattato anche iscritti Cisl. Petruzzi non l'ha mandata giù e questa mattina ha annunciato di aver dato mandato ai legali di Federconsumatori di valutare quanto sostenuto da Piernera e quindi di tutelare gli interessi e l'immagine di Federconsumatori. La Frattura tra Cisl e Cgil, da tempo nell'aria a Foligno, dopo le esternazioni del segretario Cisl e le conseguenti picconate da parte di Cgil, s'è trasformata in una voragine difficilmente sanabile. Frizioni che, come riassunto nelle parole degli uomini di Cgil, sono diventate scintille che che hanno innescato un vero e proprio incendio. “Non c'è stata – attacca Ciavaglia – alcuna comunicazione inerente la busta pesante da parte di Cgil o Federconsumatori a nessuno e tanto meno agli iscritti Cisl. Quanto dichiarato dal segretario della Cisl non fa altro che ledere i normali rapporti tra sigle sindacali. Da parte nostra proseguiremo, come sempre fatto, nella linea d'azione unitaria perché ciò che ci interessa è la tutela dei lavoratori e dei pensionati siano essi iscritti o meno ad un sindacato. Facciamo sindacato e non i cacciatori di iscritti. Se Piernera è convinto della sua posizione ci porti la lettera che sarebbe arrivata anche ai suoi iscritti e di cui lui ha parlato”. “Non siamo – ha ribadito Petruzzi – ne braccio armato ne disarmato di Cgil. Siamo una associazione di tutela consumatori ed utenti che ha 20 anni di storia. Non abbiamo accolto di buon grado quanto dichiarato dal segretario di Cisl e per questo, in base a quanto egli ha sostenuto, abbiamo dato mandato ai nostri legali di analizzare la vicenda e di difendere la nostra immagine in tutte le sedi. Chiederemo anche di approfondire la consistenza del danno d'immagine che da quelle dichiarazioni la nostra associazione dovesse aver sofferto”. “L'uscita della Cisl – sottolinea Mario Bravi – costituisce una grave caduta di stile. In 30 anni che faccio sindacato mai ho pensato di fare addirittura una conferenza stampa per attaccare altre sigle. Torniamo a ribadire che soprattutto in questa fase di crisi meglio sarebbe occuparsi dei problemi della gente come nel caso della busta pesante. Perciò, al di la di slittamenti, presunti o reali, della data di avvio della restituzione delle somme dovute, chiederemo già martedì al nuovo sindaco di Foligno che si faccia promotore di un tavolo multiterritoriale che metta insieme i sindaci dei Comuni dell'area ex Piat, da Gualdo tadino a Spoleto, per studiare e rendere operative strategie comuni in materia di lotta alla crisi, tutela dei lavoratori epensionati ed anche di busta pesante. Ciò perchè anche in caso di slittamento i problemi della gente non muterebbero più di tanto”. Nessun commento da parte di Bruno Piernera: “non posso far altro che confermare quanto affermato in conferenza stampa”.
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