Carenze di personale al Pronto Soccorso di Città di Castello, l’emergenza continua. Nei giorni scorsi pure Emanuela Arcaleni (Castello Cambia) ha presentato un’interrogazione su questa criticità, che rischia di non garantire la dovuta sicurezza nell’assistenza di quanti accedono al quarto Ospedale dell’Umbria, sede DEA di I livello con 10 posti letto di Osservazione Breve Intensiva (OBI).
La consigliera, nel suo atto, ha chiesto di conoscere le azioni intraprese dall’Amministrazione per sollecitare la soluzione delle notevoli problematiche, conosciute da tempo, e quali esiti abbia dato il percorso pubblicizzato a luglio 2023, dedicato ai codici a bassa intensità utilizzando il personale adibito alle emergenze, “che è sempre sembrato più un diversivo che altro”.
“Riteniamo doveroso chiedere con forza un incontro con i vertici sanitari della ASL 1 e con il nuovo Direttore regionale del Servizio Sanitario al fine di affrontare con determinazione ed efficacia la questione carenze: il personale infermieristico, che è anche adibito alle chiamate di emergenza territoriale (circa 13-14 nelle 24h) presta assistenza ad oltre 25 mila accessi di Pronto Soccorso ogni anno (70-80 nelle 24h), e non è sempre adeguatamente supportato da personale Oss in quanto anch’esso numericamente carente“.
Data l’uscita di due infermieri per le chiamate di Emergenza Territoriale, le unità che di fatto rimangono ad operare all’interno del Pronto Soccorso sono ridotte a 3 di giorno e 2 di notte e il personale medico stabile è in numero insufficiente a coprire tutti i turni: se così non fosse la dirigenza non avrebbe chiesto ai Medici di alcuni reparti di aumentare le disponibilità ad effettuare turni oltre il proprio orario di servizio, con un esborso di denaro esorbitante di 80/100 euro l’ora. “Soldi che potrebbero essere ben utilizzati per gestire assunzioni e stabilizzazioni di personale”.
Dunque, le condizioni di lavoro all’interno del servizio di Pronto soccorso, come peraltro denunciato in particolare dal sindacato Nursing UP a mezzo stampa fin dalla primavera 2024, con lettere fatte pervenire anche al Sindaco, risultano ancora precarie sia in ordine alle modalità di reperimento degli addetti, alle turnazioni, alle sostituzioni, ai riposi, agli straordinari richiesti.
“Per questo – sottolinea Arcaleni – diventa ormai imprescindibile per la nuova Giunta e Direzione sanitaria affrontare la necessità che il reparto di Pronto Soccorso venga dotato di nuovo personale, perchè la situazione da grave sta diventando insostenibile.