Succede al liceo Properzio di Assisi: uno studio sui banchi e sul 'campo'
Sostenere l’ambiente non solo a parole e sui banchi, ma anche concretamente, ripulendo il parcheggio e l’uliveto della sede centrale ma anche gli esterni della succursale. Succede al Liceo Sesto Properzio di Assisi grazie al progetto “Sosteniamo l’ambiente” cui hanno partecipato una settantina di studenti, sotto la guida del tutor interno professor Federico Lanzi, di altri docenti dell’istituto e con la collaborazione di diverse associazioni locali e nazionali. Uno studio sui banchi ma anche ‘sul campo’, visto che alla fine delle lezioni gli studenti hanno dato vita a una ripulitura degli spazi esterni della sede centrale, parcheggio e uliveto, da sempre ricettacoli non piacevoli di cartacce, plastica e rifiuti di vario tipo, inclusi infissi di finestre e secchi di vernice.
La ripulitura è stata svolta in collaborazione con il circolo di Legambiente di Foligno/Valli del Topino e con il Movimento dello Sconforto Generale e grazie all’attrezzatura messa a disposizione da Ecocave. L’attività è stata successivamente replicata, in due momenti diversi, da altri studenti che hanno ripulito gli esterni della succursale. Tutte le fasi del progetto sono state documentate e raccolte in una sezione interna del sito della scuola www.liceoproperzio.edu.it Per la dirigente scolastica, Francesca Alunni, “iniziative come queste sono la dimostrazione che la scuola non è solo insegnamento ma anche cittadinanza attiva e dimostrazione fattiva di quanto sia importante prendersi cura in prima persona del territorio. Crediamo che l’educazione all’ambiente sia necessaria per migliorare il civismo degli studenti ed è anche per questo che, oramai da qualche anno, educhiamo i ragazzi a mantenere puliti i luoghi che frequentano quotidianamente anche impegnandosi in prima persona a ripulire i rifiuti gettati da terzi”.
“I ragazzi hanno generalmente a cuore le questioni ambientali ed è pertanto importante che la scuola sappia offrire degli stimoli in tale ambito – aggiunge il professor Lanzi – Abbiamo così aperto un percorso incentrato sulla non sostenibilità dell’attuale modello di sviluppo usa e getta e in cui abbiamo posto particolare attenzione al tema della gestione dei rifiuti. Nei vari step delle attività, abbiamo preso consapevolezza di come questi – con un cambio di paradigma delle nostre abitudini quotidiane – possono passare dall’essere considerati degli scarti a delle risorse fondamentali anche in ambito economico”. Oltre a ripulire gli spazi esterni della scuola, gli studenti hanno partecipato tra l’altro a cinque seminari di formazione online organizzati dalla rete scolastica Polo Europeo della Conoscenza e tenuti da alcuni attivisti del coordinamento Zero Waste Italy. Più laboratoriale e in presenza invece la seconda fase del progetto, con una visita tra l’altro alla Ricicleria di Alex Trabalza che ha come sua missione operativa quella di ridare nuova vita ad oggetti altrimenti destinati a discarica. E, grazie a materiali di recupero, i ragazzi hanno realizzato dell’oggettistica utile per la biblioteca della scuola.