GLI EVENTI DI CAPODANNO E LE CIAMBELLE SENZA BUCO. CLAMOROSO, I CANESTRI LUMINOSI VALGONO 1,8 MILIONI DI EURO (Foto) - Tuttoggi.info

GLI EVENTI DI CAPODANNO E LE CIAMBELLE SENZA BUCO. CLAMOROSO, I CANESTRI LUMINOSI VALGONO 1,8 MILIONI DI EURO (Foto)

Redazione

GLI EVENTI DI CAPODANNO E LE CIAMBELLE SENZA BUCO. CLAMOROSO, I CANESTRI LUMINOSI VALGONO 1,8 MILIONI DI EURO (Foto)

Ven, 10/12/2010 - 10:30

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Anche la parte alta del centro storico di Spoleto festeggerà capodanno come i passati anni, grazie alle note della “Rino Gaetano Band” che andranno a salutare l'anno nuovo in piazza della Libertà: un “colpo di coda” dell'amministrazione che placa così le polemiche dei giorni scorsi, anticipando (e chiudendo) la protesta dei commercianti che già avevano minacciato iniziative di protesta.

Le indiscrezioni riportate su Tuttoggi.info circa l'esibizione della cover band, nata intorno al nipote del cantautore, sono state confermate ieri in una conferenza stampa con il sindaco Daniele Benedetti, l'assessore Vincenzo Cerami e il dirigente Sandro Frontalini i quali, non senza qualche imbarazzo, hanno corretto il tiro sulla presentazione degli eventi di fine anno del Comune tenuta pochi giorni fa (qui).

“Ciò dimostra che c'è piena disponibilità da parte nostra a correggere le cose in corsa, data la situazione difficile”, ha detto Benedetti. Nel cartellone era infatti previsto un solo evento in piazza Garibaldi per la notte del 31, diversamente dalla consuetudine degli scorsi anni, che vedeva i festeggiamenti dividersi anche in piazza della Libertà e del Mercato, con le navette a far la spola tra i tre siti. Benedetti è tornato ad addossare la colpa ai tagli del Governo Berlusconi ed ha ironizzato che “nel momento in cui i commercianti avessero avviato un'iniziativa di protesta , come quella di spegnere tutte le luci dei negozi, credo che come amministrazione l’avremmo sostenuta”.

Il sindaco e l'assessore Cerami hanno individuato nel bilancio risicato del comune, nei vincoli dati dal patto di stabilità e nei tagli, gli unici responsabili di una politica degli eventi che deve cominciare a considerare “non tanto cosa fare, ma cosa non fare”. “Siamo fuori dal patto di stabilità di 5 milioni”, ha detto Benedetti, secondo il quale “i soldi nelle casse del comune ci sono, ma non possono essere utilizzati. Spero che il patto di stabilità cambi, perché così non ci sono le condizioni per fronteggiare il momento difficile”. “Nel 2011 sarà anche peggio”, ha ribadito Cerami, ricordando le forti proteste in campo culturale a livello nazionale “in queste condizioni si cerca di continuare il più possibile a investire nella cultura, e per far questo sarà necessario levare tutte le cose inutili e fare quelle più importanti”. Poi l'assessore ha tenuto a ribadire, per l'ennesima volta, che ha “solo il 20% delle risorse che aveva a disposizione l'assessore che mi ha preceduto”.

Secondo la ricostruzione di Frontalini, il concerto di piazza della Libertà è stato reso possibile solo grazie alla “solidarietà delle altre direzioni del comune”, che hanno letteralmente “prestato” i soldi necessari alla Cultura, prelevandoli dai rispettivi budget.

Per il futuro, il sindaco Benedetti ha auspicato che possa cambiare il modello per gli eventi, magari con un maggior coinvolgimento di soggetti privati e associazioni di categoria. Grande aspettativa è poi riposta nel “bando per gli sponsor”, il sistema con cui il comune ha invitato il settore privato a finanziare la vita culturale della città non solo durante il Festival, ma nell'arco dell'anno intero. La conferenza “correttiva” di oggi è valsa anche a inserire nel cartellone un secondo evento, che vedrà impegnato un coro di 250 bambini della scuola elementare XX settembre. “Il canto di Natale al tempo delle vaite”, andrà in scena il 15 dicembre alle 17 presso il teatro Nuovo Gian Carlo Menotti, con la direzione del maesto Claudio Scarabottini e le musiche medievali dell'Ensamble Orientis Partibus. Presentata anche, ma non era più una novità, l'iniziativa “Spoleto, la città in un Presepe” che, in continuità con il successo passato di “Presepi al Borgaccio”, intende animare il centro storico (la galleria delle scale mobili, via Saffi e le piazze del Mercato e della Libertà) con dei presepi artistici e non. Curata dalla Pro Spoleto, anche se rispetto al cartellone iniziale il presidente Luciano Belli ha chiarito che ci sono dei problemi come la mancata comunicazione del programma “perchè i tempi erano alquanti ristretti” (ma la delibera è di fine ottobre), mentre le iniziative in via della Basilica e quella del “Presepe in famiglia” sono state rispettivamente cancellata e ‘prorogata’. Una conferenza stampa che, per il conenuto della stessa, si sarebbe potuta anche evitare, se non fosse che, proprio una volta terminata, a microfoni ormai spenti, sono saltate fuori altre verità.

I Fondi – a cominciare da quella ‘solidarietà contabile’ per pagare il concerto di Piazza della Libertà che altro non sarebbe (il condizionale è d’obbligo) che il prelievo di fondi dalle quote ricevute per il Puc2. Non è la prima volta che Spoleto attingerebbe a queste risorse – è già successo per i canestri luminosi dello scorso anno -; una mossa forse azzardata specie dopo lo scandalo del concerto di Elthon Jhon a Napoli per il quale l’Unione Europea ha richiesto indietro all’ente partenopeo i 700mila euro liquidati per il megaevento. A decidere per la Rino Gaetano Band è stato comunque lo stesso Cerami che ha per questo affidato l'incarico ad una società di Perugia, mentre il sindaco Benedetti sembra avesse in mente di coinvolgere qualche associazione spoletina.

I Canestri – e proprio dei famosi ‘cesti da basket luminosi' si è parlato dopo la conferenza. I commercianti avevano chiesto di poterli utilizzare anche quest’anno per illuminare quelle vie e piazze rimaste per così dire escluse dalle tradizionali luminarie. Cerami ha detto che sta valutando la cosa (ma siamo al 10 dicembre) anche se non sa bene quanti ne siano rimasti. Per quello che ne sa Tuttoggi.info in magazzino ne sarebbero rimasti 60 dei 90 realizzati dal maestro Giovanni Albanese. Perchè 30 li avrebbe trattenuti proprio l’artista, anche se non è ben chiaro a fronte di quale accordo. Canestri che, si scopre oggi, sono costati al Comune, centesimo più, centesimo meno, 20.392 euro così suddivisi: 16.392 € all’artista (fra spese vive € 2.592, di progettazione e realizzazione € 12.000 e per i viaggi Roma-Spoleto € 1.800), 4.500 per il montaggio, allaccio all’Enel e spese di energia elettrica. Vincenzo Cerami, e questa è la novità del giorno, si sarebbe però lasciato sfuggire che starebbe valutando la vendita dei canestri dal momento che “valgono 20mila euro l’uno”. Se il valore è reale, e c’è da dubitarlo fortemente, e ammesso che ci siano in giro 60 appassionati d’arte disposti a tirar fuori tutti quei soldi, non si capisce che cosa aspetta la Giunta a venderli visto che ne potrebbe ricavare, se la matematica non è una opinione, ben 1,2 milioni di euro. Da finanziarci eventi per i prossimi 15 anni. Anzi, ci sarebbe anche da richiederne indietro qualcuno di quelli spediti, post esposizione, all'artista.

L’albero dei disabili – intanto proprio in piazza della Libertà scoppia la polemica per l’installazione del tradizionale albero di Natale posizionato davanti agli riservati al parcheggio delle auto dei diversamente abili. Non è dato sapere se in Comune hanno pensato ad individuare altri spazi. Le proteste si sono fatte subito sentire, come dimostrano le foto inviate da 2 lettori.

(Francesco De Augustinis e Carlo Ceraso)


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