Giustizia, TO® svela riordino Tribunali Perugia, Spoleto e Terni. Spariscono Sezioni Foligno e Todi, forse salva Castello. Aggiornamenti: il messaggio del sindaco Benedetti - Tuttoggi.info

Giustizia, TO® svela riordino Tribunali Perugia, Spoleto e Terni. Spariscono Sezioni Foligno e Todi, forse salva Castello. Aggiornamenti: il messaggio del sindaco Benedetti

Redazione

Giustizia, TO® svela riordino Tribunali Perugia, Spoleto e Terni. Spariscono Sezioni Foligno e Todi, forse salva Castello. Aggiornamenti: il messaggio del sindaco Benedetti

Mar, 03/04/2012 - 00:33

Condividi su:


Carlo Ceraso

Tre Tribunali e, forse, una sola Sezione distaccata. E’ in sintesi il progetto di riordino varato dal Ministero di Grazia e Giustizia che domattina sarà presentato a Roma ai sindacati di categoria. Si comincia proprio con l’area dell’Italia centrale per poi proseguire con il Nord e il Sud (isole incluse). Un progetto che i dirigenti del ministro Paola Severino stanno per licenziare e che Tuttoggi.info è in grado di anticipare grazie a quanto trapela dagli uffici di palazzo Piacentini e che trova autorevoli conferme fra i sindacati della capitale e quelli regionali di Perugia. D’altra parte nei giorni scorsi il dicastero ha incontrato in vari incontri ‘ufficiosi’ le parti sociali annunciando il riordino sul quale il governo Monti non sembra disposto più di tanto a trattare.

Il nuovo assetto – scendono da 4 a 3 i Tribunali umbri. Quello di Orvieto sembra infatti destinato a scomparire venendo assorbito da quello di Terni. Un duro colpo per la città della rupe, costretta a veder scomparire una delle realtà istituzionali (ed economiche) più importanti. Restano invece in piedi quelli di Perugia (destinato a registrare la soppressione di tutte le Sezioni distaccate) e Spoleto. Partiamo da quest’ultimo: sotto la giurisdizione del tribunale della città del festival ricadranno le competenze fin qui gestite dalle sezioni di Foligno e Todi (attualmente sotto Perugia). In pratica è quello spoletino l’unico dei Tribunali a ‘guadagnare’ dalla riforma della giustizia. Le competenze sulla carta sono importanti ma a dir poco gravose se non vi sarà un adeguato potenziamento della pianta organica dei giudici (specie quelli che si occupano di materia penale): a Spoleto verrebbe afidata l'area che va dal tuderte fino a Norcia e dai confini di Terni (Strettura) fino a quelli con l’eugubino. Più o meno immutata la situazione del tribunale del capoluogo di regione, l’unico, stando ai rumor, a mantenere in piedi la Sezione distaccata di Città di Castello che acquisirebbe competenze fino a San Sepolcro, entrando così in territorio aretino.

Malumori – il riordino è destinato a scontentare non pochi addetti. Cominciando dagli impiegati e funzionari delle sedi distaccate. Quelli di Orvieto, ad esempio, dovranno percorrere circa 150 km al giorno per raggiungere la nuova sede di lavoro e tornare a casa. Più o meno 2,5 ore di auto; tempo molto simile a quello da impiegare in caso di uso del treno che prevede comunque sempre un cambio alla stazione di Orte. Non va meglio ai dipendenti di Todi (che con Spoleto non vanta neanche un collegamento ferroviario): 2 ore circa di auto per 90 chilometri complessivi andata-ritorno. Anche gli avvocati e i clienti delle città e cittadine più distanti dalle ‘sopravvissute’ sedi di Tribunale rischiano di avere più di qualche ripercussione: le tariffe sono destinate a lievitare per tenere conto delle spese di trasferta, per non parlare dei costi in capo agli stessi cittadini. Non di meno ne risentiranno le economie delle città penalizzate. La politica dei tagli, attuata su questo settore, rischia inevitabilmente di allontanare i cittadini dalla giustizia.

La denuncia – la conferma che la situazione è a dir poco difficile l’aveva fornita proprio Tuttoggi.info che nell’edizione di sabato scorso aveva anticipato la lettera scritta da alcuni avvocati folignati alla presidente regionale Catiuscia Marini e al sindaco Nando Mismetti (una notizia ripresa il giorno dopo dalla carta stampata). Nel documento i legali chiedono il mantenimento della Sezione della città della quintana la cui chiusura “comporterebbe inevitabilmente gravosi disagi e aumenti di spesa per tutti i cittadini, specie se residenti in zone prive di collegamento con Perugia ovvero con Spoleto” (leggi il documento). Tensione fra avvocati – la missiva deve aver indispettito gli avvocati di Spoleto che oggi, con una lettera inviata solo ai giornali della carta stampata prendono posizione alzando inevitabilmente la tensione. Difficile comprendere la decisone che ha portato la presidenza dell’ordine forense locale, solitamente solerte a comunicare ogni tipo d’iniziativa all’orbe terracqueo, ad escludere Tuttoggi.info che, vale ricordarlo, aveva annunciato la comunicazione dei legali di Foligno. Ciononostante non è stato difficile reperire il documento che, per contenuti e toni, rischia di accendere una miccia fra avvocati dell’una e dell’altra città.

La replica spoletina – Leggiamo dunque il documento diramato dal presidente, avvocato Paolo Feliziani: “L’Ordine Avvocati di Spoleto, che ha la vice presidenza del Coordinamento Nazionale di difesa dei Tribunali non capoluoghi, si batte da trent’anni per la salvaguardia dei Tribunali di Spoleto e Orvieto e delle Sezioni distaccate di Tribunale ad Assisi, Città di Castello, Foligno, Gubbio e Todi. Ed è soprattutto per l’azione di tale Coordinamento, sostenuta in Parlamento dal Sen. Domenico Benedetti Valentini, che si sono ottenute ben cinque Sezioni, tutte del Tribunale di Perugia. Esprimiamo quindi, coerentemente, solidarietà a quegli avvocati che si levano a difesa di tali uffici giudiziari. Oggi è in via di attuazione la legge delega n. 148/2011 che per i Tribunali di tutta Italia assume “come linea prioritaria di intervento” recita la lett. E dell’art. 1, comma 2 “il riequilibrio territoriale, demografico e funzionale tra Uffici della stessa area provinciale caratterizzati da rilevanti differenze dimensionali”. Dunque essa va oltre l’interesse o comodità di questo o quello studio legale o il criterio dei 10-20 chilometri di maggiore o minor distanza, ma punta modernamente alla redistribuzione dei carichi di lavoro e degli organici in una prospettiva di servizio più celere, più accessibile e meno ingolfato”. Fin qui la premessa, con l’ordine spoletino che non cita l’opera svolta negli anni dai sindacati a difesa delle istituzioni umbre. Poi i ‘distinguo’ che sembrano destinati ad aprire una vera e propria polemica senza precedenti. Continuiamo: “In quest’ottica – continua Feliziani – un potenziamento del Tribunale di Spoleto, quale Tribunale al servizio di tutta la fascia centrale dell’Umbria, è una ipotesi importante e realistica, conforme allo spirito della legge, con cui invece è in contrasto chi per particolarismi professionali o politici auspica un semplicistico accentramento sul già sovradimensionato e oberato capoluogo regionale. Ecco perché ci teniamo a precisare, contro ogni equivoco, che la sorte di nessuna delle attuali Sezioni di Tribunale di Perugia dipende minimamente dal futuro del Tribunale di Spoleto, nel cui circondario ampliato se mai avrebbero maggiori possibilità di sopravvivere e funzionare. Non solo ma, anche se alcuni continuano a fingere di ignorarlo, un esteso e valido Tribunale del centro-Umbria, tra i circondari di Perugia e Terni, è garanzia di permanenza della Corte d’Appello di Perugia, una delle più piccole d’Italia che rischia in ravvicinato futuro di essere messa in discussione. Questo Ordine forense, quindi, non si lascia attirare in polemiche, ma è pienamente disponibile al confronto costruttivo e cordiale con gli avvocati di tutte le città interessate, mentre con le Istituzioni locali ha già predisposto, all’occorrenza, le condizioni logistiche e organizzative per offrire efficienti servizi e ricettività ad una più vasta utenza giudiziaria”.

Quali “condizioni logistiche” siano state individuate, il presidente Feliziani non lo spiega. Nelle settimane scorse, per la verità, erano stati fatti dei sopralluoghi presso palazzo Pianciani, sede della Scs (la holding che controlla Banca Popolare), edificio che si trova a pochi passi da quello del Tribunale e dove qualcuno vorrebbe trasferire l’intera Procura della repubblica, lasciando a corso Mazzini gli uffici del Tribunale. Una soluzione che, se confermata, si rivelerebbe poco pratica e non solo per motivi di sicurezza e riservatezza ma anche di opportunità. C’è da immaginarlo, infatti, un procuratore o un sostituto spostarsi da un edificio all’altro per una udienza, ed attraversare il centralissimo e già angusto corso Mazzini spingendo carrelli pieni di faldoni di carte processuali.

© Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!