In queste ultime settimane, la commissione artistica dell'Ente Giostra della Quintana, guidata dall'architetto Stefano Trabalza, è stata particolarmente impegnata nella messa a punto dei dettagli di quello che sarà un vero e proprio banchetto barocco ricostruito nei minimi dettagli. Il contesto è il gran finale della trentacinquesima edizione del “Gareggiare dei Convivi” che domenica, alle 20.30, avrà come cornice lo splendido piano nobile di palazzo Giusti-Orfini gentilmente concesso da Nemetria.
E' la prima volta che si tiene questo appuntamento, sulla base della nuova articolazione del concorso che si è svolto nel 2010 in due fasi. “Una formula che ha dimostrato di funzionare in pieno e con gradimento da parte degli stessi rioni – sottolinea il presidente dell'Ente Giostra, Domenico Metelli – e che ora si appresta a vivere questa serata che ne sarà la degna conclusione”.
Tutti i protagonisti della serata saranno rigorosamente in abito barocco, e al centro della scena ci saranno naturalmente Morlupo e Croce Bianca, rioni finalisti del concorso enogastronomico che ha come filo conduttore le carni del Gallo d'India, ovvero il tacchino. A giudicare i piatti (gli stessi presentati a giugno e settembre, senza alcuna variante) sarà una giurata d'eccezione e di grande prestigio: la storica e scrittrice June di Schino, autrice tra l'altro (insieme a Furio Luccichenti) della mirabile opera “Il cuoco segreto dei papi. Bartolomeo Scappi e la Confraternita dei cuochi e dei pasticcieri” (Editore Gangemi). Il banchetto sarà allietato da “Reson Ars” Accademia di arti antiche di Assisi diretta dal professor Massimiliano Dragoni e dagli attori dell'associazione “Le Onde” di Daniele Celli.
Ed ecco il menù completo:
-primo servizio di credenza (a cura del rione Croce Bianca)
Gallinella d'India al forno con chicchi di melograno, cannella e misticanza alle erbe;
-primo servizio di cucina (a cura del rione morlupo)
Tortello ripieno di gallo tocco in brodo grasso aromatico;
-secondo servito di cucina (piatto di gara del rione Morlupo)
Gallo dindio alla todesca e sapore del suo gracile con succo di melangole;
intermezzo (a cura del Croce Bianca)
acqua di cedro;
-terzo et ultimo servito di cucina (piatto di gara del Croce Bianca)
Bocconcini di tacchinella allo zafferano con uva passita pinoli e mandorle su spinaci al tartufo e pane croccante ai semi di finocchio;
-secondo et ultimo servizio di credenza
Tortino di castagne caldo con salsa all'anice stellato (a cura del rione Morlupo);
Gelo di mela acerba su biscotto di pasta frolla (a cura del rione Croce Bianca).
June Di Schino, studiosa di storia dell'alimentazione, ha realizzato dodici mostre sul tema in Italia e all'estero. Docente all'Università di Bologna e Roma Tre, è autrice di numerosi studi e monografie ed editrice di manoscritti inediti. Dal 1990 rappresenta l'Italia al International Food Symposium dell'Università di Oxford che le ha conferito il premio “Sophie Coe” per “Tre Banchetti in onore di Cristina di Svezia”, nel 2001. Sempre alla ricerca archivistica delle fonti, si interessa particolarmente alle tematiche legate alla storia del banchetto. Il volume “I Fasti del Banchetto Barocco” realizzato d'intesa con il Centro Studi per la Cultura e l'Immagine di Roma ha vinto il premio “Orio Vergani” per la letteratura gastronomica 2006 e il Gourmand International Award (Pechino 2007) per il miglior libro di storia della cucina italiana. Dal 1991 è membro del Centro Studi dell'Accademia Italiana della Cucina.
Il “Gareggiare dei Convivi” del rione Croce Bianca
La storia ruotava intorno alla figura di messer Gualtiero Trequattrini (al secolo un bravissimo Daniele Menghini) e della sua famiglia “costretti” ad offrire un banchetto dopo una scommessa persa relativamente alla prova di messer Bartolomeo Gregori, uscito vincitore della Giostra del 1613. L'allestimento è stato curato in tandem dalla commissione artistica e dalla commissione addobbi del rione Croce Bianca. Menù curato dagli chef rionali Francesco Mariani e Sandro Baldini.
Il “Gareggiare” del rione Morlupo
Tra mitologia e gastronomia, fra l'onirico e il farsesco, sul filo della gastronomia il rione Morlupo per il proprio “Gareggiare” ha coniugato l'opera buffa con l'improbabile registro classico della mitologia greca, riveduta e aggiornata alla luce della scoperte delle Indie occidentali. Ritmo, misura, pur con il coinvolgimento del pubblico, sono state le peculiarità che, nell'intenzione degli autori, hanno donato piacevolezza negli intermezzi del banchetto. La realizzazione del menù è stato affidato agli chef del rione Alberto Alessi e Alessandro Zuccarelli. Le coreografie sono state curate da Tiziana Filena e interpretate dal corpo di ballo dell'associazione “Amici della danza” diretta da Maila e Tiziana Filena.