Gran finale per Umbrialibri Politics a Perugia in una gremita sala delle Colonne alla Fondazione Perugia
Gran finale per Umbrialibri Politics a Perugia in una gremita sala delle Colonne alla Fondazione Perugia.
Negli eventi del pomeriggio di domenica protagonista, tra gli altri, Costantino D’Orazio, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, nel suo intervento del titolo “Geopolitica dell’arte”, moderato dal direttore artistico di Umbrialibri, Angelo Mellone. “L’arte pubblica non ci sarebbe mai stata senza la politica – sostiene D’Orazio – e per arte pubblica intendo quella forma artistica che ha prodotto i monumenti, le città, che dall’antichità fino ai nostri giorni ha segnato ogni epoca. Noi per poter raccontare e capire come si è svolta la vita di un certo periodo storico andiamo a guardare l’arte che è stata prodotta in quello stesso periodo. L’arte risponde alle domande che le rivolge la politica. I libri, grazie al fatto che utilizzano le parole, sono un patrimonio collettivo e riescono a mediare il senso dell’arte”.
A seguire, l’incontro “Quello che al cinema non potremo più vedere” con il critico d’arte Luca Beatrice e il giornalista Luigi Mascheroni. “Se oggi dovessimo girare di nuovo “Via con vento” non lo gireremmo come nel 1939 e il problema è proprio questo: non si può leggere retroattivamente la storia. Con Luigi Mascheroni abbiamo montato più di trenta sequenze riguardanti il cinema italiano, dagli anni ‘60 in avanti, con l’obiettivo di far comprendere e vedere al pubblico contemporaneo questa situazione. Alcune battute razziste o omofobe che erano presenti nei film degli anni ‘60 ad oggi non potremmo più farle, ma dobbiamo capire il contesto in cui sono state pronunciate. Con il nostro docufilm vogliamo difendere la libertà dell’artista a esprimersi”. Il giornalista Luigi Mascheroni riflette sullo stato attuale del cinema italiano: “Da un punto di vista generale nelle sale si registra un calo di afflusso, dovuto alla fruibilità dei film tramite le piattaforme online, ma quello che rimane ineliminabile e costante è l’idea del cinema, che racconta storie, che racconta il nostro mondo, che dà chiavi di lettura”.
Ernesto Galli della Loggia ha partecipato all’incontro “Gli italiani, la politica, la memoria” e alla presentazione del libro “La politica della nostalgia” di Giovanni Belardelli e Cristina Baldassini. “Il disordine globale vale per l’Italia perché l’Italia è nel mondo globale, è in contatto con altri Paesi. Nel mar Rosso c’è stata questa aggressione da parte degli Huthi, e ciò ha influito sul commercio internazionale, ci riguarda anche moltissimo, perché le merci che arrivano in giorni elementari passano anche dal Mar Rosso, dal Canale Suez, e quindi l’azione aggressiva impedisce a questa merce di arrivare, quindi aumentano i costi, il prezzo delle prime, il costo della vita sul mercato. Basti pensare all’inquinamento: è un fatto totalmente nuovo nella storia, rapportato alla globalizzazione”.
UmbriaLibri Politics è un evento della Regione Umbria, con l’organizzazione curata da Sviluppumbria e la direzione artistica di Angelo Mellone.