E’ stato presentato a Perugia, alla Galleria Nazionale dell’Umbria, il progetto che sarà realizzato per il nuovo arredo urbano della città di Norcia e delle frazioni. A donare lo studio di progettazione al Comune di Norcia è stata la fondazione svizzera eLand, che ha sviluppato modelli innovativi di arredi urbani in varie città d’Europa come ad esempio Barcellona, dove ha progettato nuove tipologie di spazi pubblici.
“Grazie alla fondazione eLand per questo gesto di attenzione e vicinanza nei confronti della nostra città” dice il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno. “Ora che stiamo iniziando la ricostruzione crediamo che sia il momento giusto per poter ripensare anche la Norcia del futuro. Stiamo ragionando per far sì che diventi una città ‘smart’ che offrirà ai cittadini e visitatori una nuova serie di servizi moderni e innovativi. In questo contesto – prosegue – si inserisce il nuovo arredo urbano della città con quei dettagli che caratterizzano un territorio e che fanno la differenza”. Il nuovo arredo urbano sarà costituito da elementi permanenti e temporanei come dehors, fioriere, bacheche, espositori che saranno presentati alla cittadinanza.
“Una città che si presenti dunque nel migliore dei modi e che avrà un quadro di riferimento chiaro e armonizzato con il contesto storico artistico che la caratterizza. Anche in questo caso occorre semplificare – continua il Sindaco – istituendo tavoli con gli Enti sovraordinati ed arrivare ad attuare così il progetto con un piano condiviso”.
Matteo Ferroni, architetto e presidente della fondazione eLand, spiega come il nuovo arredo arredo urbano “costituirà un’importante strumento di immediata consultazione e applicabilità per l’occupazione del suolo pubblico da parte delle attività commerciali e delle entità civiche. Con la convenzione stipulata con il Comune saranno definite procedure snelle che possano favorire la rinascita della città”.
Presente alla conferenza stampa anche il Direttore Generale della eLand, Guido Busti che sottolinea il respiro internazionale dell’azienda che si intreccia con la vocazione europeista della città di Norcia “vogliamo lasciare un segno di rinascita tangibile ad una città che comunque si sta già muovendo, per farla ripartire quanto prima”.