Aveva da poco finito il proprio turno al Convitto Inpdap quando, intenta ad entrare nella propria autovettura parcheggiata davanti al Rocca Bar, si è vista avvicinare da una donna che le chiedeva informazioni sul Ponte delle Torri. “Mi sono sentita gelare il sangue – racconta la signora raggiunta telefonicamente da TO® – ho avuto fin da subito un brutto presentimento. C'era brutto tempo e mi sembrava inverosimile che quella donna volesse solo visitare il ponte. Ciò nonostante le ho fornito le informazioni che chiedeva e, una volta allontanatsi, ho allertato un conoscente che era in piazza”. L'uomo, Achille Battaglia, dopo un attimo di indugio, comincia a seguire la signora che, passo dopo passo, stava ormai arrivando al punto desiderato. Qualche metro prima del ponte il “pedinatore” incontra Giuseppe Codini (a Spoleto noto con il sopranome di Pinotto); un paio di battute, per spiegare la situazione, e i due si rimettono sulla scia della maleintenzionata. La donna è arrivata ormai al centro del camminamento, si appoggia al muro e mette la testa fra le mani. Battaglia decide di intervenire non prima di aver chiamato le forze dell'ordine. I due cominciano a parlare con la signora, residente nel folignate, e riescono a farla allontanare dal muretto. L'arrivo degli agenti ha consentito di porre fine alle intenzioni della signora.
Il Ponte delle Torri dunque in qualche modo torna a far parlare di sè, dopo che sulla finestrela è stato apposto, la scorsa estate, un vetro antisfondamento. Da allora si sono verificati due suicidi e almeno altri due tentativi di suiidio: tutti dalla parte opposta ala finestrella che è rimasta senza protezione alcuna. Al macabro elenco delle vittime c'è poi da aggiungersi con ogni probabilità quella dell'uomo rinvenuo cadavere, nel giorno dell'Epifania, lungo il greto del torrente Tessino. ancora ignota la sua identità anche se una pista potrebbe portare (il condizionale è d'obbligo) in un comune della provincia di Roma dove dai primi di dicembre è scomparso un ragazzo di 30 anni, la cui corporatura fisica e la presenza di tatuaggi potrebbe esser compatibile con l'uomo su cui stanno indagando gli agenti del commissariato spoletino. Una scomparsa che figura anche fra le 889 persone scomparse, di cui si può trovare anche sul sito di Chi l'ha visto. Un centro di tatuaggi nella zona di Valmontone, contattato telefonicamente da TO®, dice di non “aver effettuato mai tatuaggi cinesi a forma di triangolo (come quelli rinvenuti sul braccio sinistro dell'uomo trovato a Spoleto, n.d.r.). Anche le generalità che mi dite non mi sembra siano inserite nel data base dei nostri clienti. Quanto ai tatuaggi può esser importante capire se sono opera di una stessa mano o sono stati realizzati in più occasioni. Per noi del settore è possibile, vedendo il tattoo, capire anche la firma del collega che potrebbe averlo realizzato”.