(Maria Angela Bacchettoni)- Pollicino è una fiaba nata dalla penna di Charles Perrault ed ha ben 400 anni di storia alle spalle. Ieri, all'Auditorium della Stella, Accademia Perduta/Romagna Teatri ha proposto una versione fedele alla tradizione ma con spunti riferiti alla condizione attuale di milioni di bambini nel mondo. Quello che colpisce è la magia della narrazione ambientata in una meravigliosa scenografia che non smette di stupire per tutta la durata dello spettacolo. Si ha l'impressione che da un momento all'altro possa succedere di tutto, infatti a sorpresa piove veramente e si aprono botole dove non te lo aspetti. Il calore della casa rappresentato dal fuoco acceso del camino, la neve, il freddo della foresta, la paura dei bambini smarriti, l'orco cattivo: gli spettatori sono trascinati in suggestioni antiche che hanno fatto parte dell'infanzia di tutti e che continuano a stimolare anche la fantasia degli adulti. In scena c'è il sapore del mistero ed una forte carica poetica.
Un Pollicino in versione romagnola interpretato, come gli altri personaggi, dal bravissimo Claudio Casadio. L'attore regala ai protagonisti della storia tenerezza, fascino e simpatia che conquistano il pubblico in sala, composto non solo da bambini ma anche da adulti, non accompagnati. Le vicende sono scandite dalla melodia evocativa di una fisarmonica, suonata dal vivo da Beppe Turletti, che ha scritto anche le musiche originali…
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