Nell’ottava serata del Festival protagonista sarà la musica liturgica, la parte più significativa della tradizione musicale armena. Per questo nell’edizione della kermesse dedicata all’Armenia non poteva mancare un concerto interamente dedicato a questo repertorio. Ad eseguirlo questo pomeriggio (mercoledì 3 settembre) alle ore 18.30, nell’Oratorio di San Crescentino a Morra, sarà la Chorale Akn diretta da Aram Kerovpyan, la formazione di riferimento per l’esecuzione e la diffusione del canto liturgico armeno.
La vocazione della Chorale Akn è quella di ravvivare e sviluppare l’interpretazione del canto liturgico armeno tradizionale, un repertorio strettamente legato a quello profano, poiché il sistema modale che ne costituisce le basi è comune a quello utilizzato nelle canzoni popolari e dai gusan, i ‘trovatori’ armeni. Le esecuzioni pubbliche del coro rispecchiano la ricerca diretta dal 1990 da Aram Kerovpyan, che ha portato alla creazione del Centro Studi del canto liturgico armeno, fondato a Parigi nel 1998. L’interpretazione del coro si sviluppa sulla base della pratica tradizionale dei gruppi di cantori ordinati dalla Chiesa armena, una pratica che si sta perdendo a causa della scomparsa graduale degli uffici nelle chiese parrocchiali, e della diffusione tra gli armeni delle musiche occidentali.
Il concerto è promosso dal Festival delle Nazioni in collaborazione con il Centro Studi e documentazione della cultura armena di Venezia diretto da Minas Lourian.
Ore 21 ad Anghiari – Il Festival delle Nazioni da sempre dedica risorse e attenzioni alla valorizzazione dei giovani interpreti. Quest’anno, oltre al Premio Alberto Burri, l’attenzione è rivolta anche ai vincitori del Concorso europeo per giovani cantanti lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto “A. Belli”, con un concerto a loro dedicato in programma sempre nella giornata odierna, alle ore 21, al Teatro dei Ricomposti di Anghiari.
Sei giovani interpreti risultati vincitori a Spoleto tra il 2012 e il 2014 canteranno arie dal repertorio lirico più amato e conosciuto accanto ad alcune perle di più rara esecuzione del repertorio russo e armeno. Sono il soprano Chiara Isotton (vincitrice 2013), il mezzosoprano Chiara Tirotta (vincitrice 2014), il tenore Marco Rencinai, il baritono Alec Roupen Avedissian (vincitore 2013) e il basso-baritono Biagio Pizzuti (vincitore 2014), che saranno accompagnati al pianoforte da Francesco Massimi e Yuna Saito.
Il programma prevede arie dalla Fanciulla del West, Manon Lescaut, Gianni Schicchi e Bohème di Giacomo Puccini, da Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi, dall’Arlesiana e Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, da Samson et Dalila di Camille Saint-Saens, da Guerra e pace di Prokof’ev, ma anche la trascrizione del canto popolare Garun a di Padre Komitas e due delle Quattro liriche su testi armeni di Ottorino Respighi.
Il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto nasce nel 1947 per iniziativa dell’avvocato e musicologo Adriano Belli, con il fine di avviare alla professione dell’arte lirica quei giovani dotati di particolari qualità artistiche che, compiuti gli studi di canto, non avevano ancora debuttato. Accogliendo i vincitori del Concorso di canto dello Sperimentale a Spoleto, e avviandoli a un corso di due anni, l’istituzione umbra offre loro non solo la possibilità di prepararsi a interpretare vocalmente la musica lirica, ma anche lo studio del gesto, sotto la guida di prestigiosi registi e direttori che mettono in scena opere e melologhi nella stagione lirica. Questa costituisce il coronamento della preparazione dei giovani interpreti e anche nel 2014, come da tradizione, si svolgerà a settembre.
Tra i vincitori del concorso, in oltre sessanta edizioni, si annoverano grandi nomi della lirica internazionale, tra i quali Franco Corelli, Leo Nucci, Ruggero Raimondi, Renato Bruson, Mariella Devia e, più recentemente, Roberto De Candia, Sonia Ganassi, Nicola Ulivieri, Maria Agresta. Lo Sperimentale ha ricevuto nel 1994 il “Premio Abbiati” della Critica musicale italiana.