Ferita fuori da palazzina Micheli, ambulanza arriva da Gualdo Cattaneo. Usl fa chiarezza

Ferita fuori da palazzina Micheli, ambulanza arriva da Gualdo Cattaneo. Usl fa chiarezza

Sara Fratepietro

Ferita fuori da palazzina Micheli, ambulanza arriva da Gualdo Cattaneo. Usl fa chiarezza

Mar, 20/04/2021 - 19:20

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Polemica a Spoleto per quanto accaduto ieri alla Palazzina Micheli, accanto all'ospedale. Ma l'Usl 2 spiega. Il dubbio: poche 2 ambulanze a Spoleto?

Esplode la polemica a Spoleto per quanto accaduto ieri accanto all’ospedale. Con una anziana rimasta ferita fuori dalla palazzina Micheli e soccorsa da un’ambulanza arrivata diverso tempo dopo, proveniente dalla postazione di Ponte di Ferro (Gualdo Cattaneo).

A riportare la notizia è stato martedì il quotidiano Il Messaggero. Mentre nel pomeriggio a fare chiarezza è l’Usl Umbria 2.

L’episodio fuori dalla palazzina Micheli

L’episodio è avvenuto lunedì mattina davanti alla palazzina Micheli, la struttura dell’Usl adiacente all’ospedale San Matteo degli Infermi, con una donna che è caduta (non è chiaro se in seguito ad un malore), ferendosi. A soccorrerla è stato un infermiere del Sert, mentre è stato allertato il 118.

Ma dal San Matteo degli Infermi – letteralmente attaccato al luogo dell’infortunio – non è partita nessuna ambulanza: la centrale unica regionale ha attivato quella libera più vicina, partita da Ponte di Ferro. E arrivata diverso tempo dopo: secondo i presenti dopo quasi un’ora, secondo l’Usl dopo 25 minuti. Le due ambulanze di stanza a Spoleto erano entrambe occupate per altrettante richieste di soccorso in codice rosso, un attacco cardiaco e una crisi convulsiva.

Personale del pronto soccorso non informato da centrale operativa regionale

Eppure sarebbe bastato che il personale del 118 presente al pronto soccorso in quel momento uscisse dal lato dei poliambulatori ed in 5 minuti avrebbe potuto soccorrere la signora. Invece, secondo quanto trapela da fonti ospedaliere, all’interno del pronto soccorso nessuno sapeva nemmeno di quanto era accaduto lì dietro. Il protocollo prevede infatti che la centrale unica regionali attivi l’ambulanza libera più vicina (in questo caso da Gualdo Cattaneo). E probabilmente l’operatore che ha raccolto la telefonata al 118 nemmeno sapeva che la palazzina Micheli è in realtà la parte retrostante-sottostante del San Matteo degli Infermi.

La nota dell’Usl 2

Questa la nota dell’Usl Umbria 2 in merito alla vicenda: “L’episodio riportato da un quotidiano in data odierna ha riguardato una signora di 81 anni che, in seguito ad una rovinosa caduta nei pressi della palazzina Micheli di Spoleto, ha riportato un trauma facciale. Purtroppo, in quegli stessi istanti, i due equipaggi del 118 del “San Matteo degli Infermi” erano impegnati in altrettante richieste di soccorso in codice rosso, un attacco cardiaco e una crisi convulsiva e ciò ha reso necessario l’intervento di una terza ambulanza, giunta da Ponte di Ferro, nel comune di Gualdo Cattaneo, su chiamata della centrale operativa regionale. Il mezzo di soccorso è arrivato sul posto dopo 25 minuti, nel frattempo l’anziana signora è stata assistita da un infermiere del distretto dell’Azienda Usl Umbria 2. Condotta al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto alle 12.10 circa, la paziente è stata presa in cura dai sanitari e, dopo gli accertamenti radiografici e una visita otorinolaringoiatrica, è stata dimessa alle 14.35 con diagnosi di frattura delle ossa nasali”.

Solo due ambulanze a Spoleto nonostante le promesse

Quanto avvenuto comunque porta alla luce una questione: due ambulanze del 118 in stanza a Spoleto, quando a servizio della Valnerina poi ce n’è solo un’altra, sono sufficienti? Nei mesi scorsi, per sopperire alla chiusura del pronto soccorso (attualmente diventato punto di primo soccorso), era stato annunciato dalla Regione il potenziamento del servizio, poi non più avvenuto.

Anche qualche giorno fa per una persona caduta e feritasi in viale Trento e Trieste era stato necessario far intervenire l’ambulanza da Ponte di Ferro. Con tempi di attesa ovviamente più lunghi rispetto alle équipe provenienti dalla stessa città. Vero anche che questo non avviene soltanto ora, ma da anni e anni e dipende anche dalla concomitanza delle situazioni di emergenza in corso. Ma vista la situazione pandemica, qualcosa in questi mesi si sarebbe potuto fare. Quanto meno mantenere le promesse fatte.

(Aggiornato alle 7.3

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