Si fingeva minorenne e, utilizzando un falso profilo Facebook, un trentunenne del perugino è riuscito ad adescare una ventina di ragazze, di età compresa tra 13 e 17 anni. Poi chiedeva loro l’invio e lo scambio di foto “intime”.
Per questo è stato denunciato a piede libero dalla polizia postale dell’Umbria al termine di un’articolata indagine informatica.
Partiti da una “circostanziata segnalazione” – riferiscono gli investigatori -, gli accertamenti hanno portato al sequestro nell’abitazione dell’uomo, risultato incensurato, delle apparecchiature informatiche con le quali contattava le minorenni, nonchè l’account falso utilizzato per i contatti iniziali.
Secondo la polizia postale la tecnica era sempre la stessa: dopo avere inviato la richiesta di amicizia sul social network, l’autore, attendeva che la ragazza la accettasse e a quel punto iniziava la conversazione. Dopo un paio di battute, chiedeva il numero di telefono per “parlare meglio” e un contatto su altre piattaforme (Whatsapp, Viber, Skype). Nel caso in cui la richiesta veniva accettata – è emerso ancora dalle indagini – iniziavano le richieste di foto e o video sempre più “spinti”.
Per gli agenti del compartimento umbro della polposta – guidato dalla dottoressa Annalisa Lillini – l’indagato aveva un’attività “quasi sistematica” con un “rilevante” quantitativo di dati estrapolati in fase di perquisizione. L’indagine si sta quindi incentrando sull’individuazione esatta del numero nonchè l’identificazione delle ragazze, gran parte delle quali residenti fuori provincia. La polizia postale sta inoltre verificando se in qualche circostanza l’indagato abbia avuto modo di incontrarle di persona.
