“Il completamento della progettazione della E78 verrà definito proseguendo nel confronto da sempre attuato con gli enti locali e le popolazioni dell’Altotevere”. L’assessore regionale alle Infrastrutture, Silvano Rometti, conferma la “massima disponibilità” e annuncia che sarà convocato in tempi brevi un incontro con i territori interessati dalla nuova strada di grande comunicazione Fano-Grosseto.
“Per la E78 – ricorda Rometti – si è arrivati a una fase cruciale dopo aver ottenuto l’impegno del Governo per il completamento dell’opera e il via libera al percorso individuato dalle Regioni Umbria, Marche e Toscana. Come abbiamo ribadito nell’incontro che si è svolto la scorsa settimana, avvieremo il percorso con gli Enti Locali per formalizzare il tracciato dei tratti mancanti, in vista dei prossimi passaggi per la costituzione della ‘società di progetto’ che porterà avanti l’opera e bandirà la gara di evidenza pubblica per l’aggiudicazione dei lavori”.
In questa fase “non verrà meno il confronto con le amministrazioni locali e le popolazioni – conclude Rometti – per realizzare un’opera infrastrutturale attesa da decenni, di importanza strategica e fondamentale sia per i territori attraversati, sia per tutto il sistema viario nazionale ed europeo”.
“Le responsabilità” – Sull'argomento interviene anche Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) a proposito delle prese di posizione dell'Amministrazione comunale altotiberina sul completamento della strada statale E/78. “Ancora una volta spuntano pericolose prese di posizione sul futuro della E/78. Si comprende, ovviamente, il momento pre-elettorale a San Giustino e la necessità di dare risposte ai soggetti interessati, ma una classe dirigente ha il dovere di assumersi le proprie responsabilità a prescindere dalle contingenze e nell’interesse generale. È chiaro a tutti – sostiene Lignani – che la possibilità di completamento dell’arteria, in un momento di crisi e di scarsa liquidità da parte del pubblico, può esistere, rispettando la normativa vigente, nel coinvolgimento di un soggetto privato che già ha mostrato interesse all’opera: lo stesso però tiene ben presente, nella realizzazione della superstrada, condizioni di economicità che incidono ovviamente sul tracciato stesso. Questo accordo, sostanzialmente già trovato, non può più essere messo in discussione dal livello locale. E questo, non per essere nemici della concertazione, ma perché la storia recente ha dimostrato che la partecipazione è stata troppo spesso solo il pretesto per rimandare la progettazione preliminare all’opera, la cui mancata realizzazione ha di fatto determinato l’arretramento economico dell’Alto Tevere rispetto ad altri territori regionali”.
“Di recente – aggiunge il consigliere di centrodestra – sono cominciati i lavori per la cosiddetta piastra logistica: vogliamo farne una 'cattedrale nel deserto', gettando al vento investimenti pubblici? Vogliamo altresì rimandare ancora un’opera indispensabile per la salvezza delle attività produttive del nord dell’Umbria?”.
“La classe dirigente altotiberina – conclude – dimostri finalmente di essere all’altezza, finendola con dichiarazioni demagogiche e fuori tempo”.
La risposta del Prc – Non tarda, a riguardo, la risposta di Enrico Flamini, Segretario Provinciale Prc Perugia. “Le dichiarazioni del consigliere regionale Lignani Marchesani sulle legittime prese di posizione degli enti locali interessati dal passaggio della E78 destano davvero stupore. Certo, anche noi comprendiamo il momento pre-elettorale del consigliere, ma intendiamo ricordare come, dopo anni di discussioni, le amministrazioni locali dell'altotevere si sono eccome prese le proprie responsabilità, mettendo a disposizione il proprio territorio, consapevoli dell'importanza di questa infrastruttura per lo sviluppo economico e per l'occupazione e pretendendo, però, l'ipotesi di tracciato meno impattante per il territorio, per l'ambiente e per la salute dei cittadini. Ora, invece, con l'apertura ai privati ci ritroviamo con una modifica dei criteri di realizzazione fondati, per stessa ammissione di Lignani, su presunte “condizioni di economicità”. Ecco, noi pensiamo che solo la salute dei cittadini e il rispetto del territorio siano priorità a prescidere. Dopodichè è giusto il richiamo alla realizzazione della Piastra Logistica. In effetti visto che il collegamento ferroviario è assente e che la E78 rischia di passare lontano dall'interporto ci poniamo la stessa domanda del consigliere: vogliamo farne una 'cattedrale nel deserto', gettando al vento investimenti pubblici?”
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(Ale. Chi.)
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