Dopo lo sciopero, ecco la bozza di accordo lavoratori/azienda Colussi: si vota il 17 febbraio - Tuttoggi.info

Dopo lo sciopero, ecco la bozza di accordo lavoratori/azienda Colussi: si vota il 17 febbraio

Flavia Pagliochini

Dopo lo sciopero, ecco la bozza di accordo lavoratori/azienda Colussi: si vota il 17 febbraio

Quattro pagine e cinque punti su indennizzi una tantum e compensazione, organizzazione del lavoro e pause
Mer, 05/02/2020 - 14:42

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Dopo un mese di agitazione e due incontri in Confindustria, Colussi, rappresentanze sindacali e rsu trovano una bozza di accordo che ora sarà sottoposta ai lavoratori, chiamati a votarla il 17 febbraio.

Gli ottocento euro una tantum

Nelle quattro pagine della bozza di accordo Colussi, le Rsu e i rappresentanti di Fai, Flai e Uila, al punto 1 si legge che “nell’impossibilità di erogare il premio aziendale 2019 visti i risultati negativi dei parametri obiettivo individuati nell’accordo siglato a maggio 2019, Colussi riconoscerà una tantum 500 euro lordi per compensare i lavoratori del sito di Petrignano delle prestazioni rese nel 2019 per rispondere alle esigenze produttive e organizzative aziendali”.

Sul piatto ci sono poi “altri 200 euro lordi per compensare l’assiduità con cui i lavoratori del sito petrignanese hanno effettuato la loro prestazione lavorativa”, in linea con l’accordo del gennaio 2019 e prendendo come riferimento i dati di assenteismo a fine dicembre.

Inoltre – si legge ancora nel punto 1 – in linea con quanto previsto con l’accordo del maggio 2018 relativamente all’incentivazione di iscrizione al fondo di previdenza Alifond, Colussi riconoscerà altri 100 euro da destinare al fondo per quei lavoratori che risultino iscritti al 31 dicembre 2019”.

Gli 800 euro aggiuntivi e una tantum saranno versati entro giugno 2020, ai lavoratori dipendenti “che abbiano acquisito l’anzianità minima di servizio prevista dall’accordo integrativo”, ma senza dimenticare i dipendenti part-time (seppure con un ricalcolo percentuale).

Le indennità da lavoro e i festivi

Il punto 2-3 della bozza di accordo parla invece delle indennità da lavoro notturno e domenicale con riposo compensativo. In questo caso – e qualora l’accordo verrà approvato – “con decorrenza da febbraio 2020, per quanto riguarda le ore notturne (turno dalle 10 di sera alle 6 del mattino) la maggiorazione sale dal 30% (prevista dal contratto collettivo nazionale del lavoro) al 37%, mentre per quella domenicale (tutta la giornata) si passa dal 35% di maggiorazione in più prevista prevista dal ccnl al 50%, comprensiva delle maggiorazioni previste per il notturno“.

In entrambi i casi i sindacati e le rsu si sono visti riconoscere le turnazioni “particolarmente impegnative per i dipendenti”, ad esclusione di quadri e impiegati di 1° livello o livello 1° super ai quali tale indennità non sarà riconosciuto.

E considerato che “l’organizzazione del lavoro su 5 giorni lavorativi con riposo a scorrimento articolati dal lunedì alla domenica può comportare un diverso godimento delle festività”, le parti concordano che “le festività non godute e non retribuite, cadenti nei giorni compensativi e liberi, non potranno essere diverse, su base mensile, da quelle che sarebbero spettate a un lavoratore con turno lunedì-venerdì. Gli eventuali conguagli – si legge ancora – saranno effettuati con le retribuzioni di ciascun mese, con la corresponsione delle quote pari a 1/26 della retribuzione mensile nel caso la festività cada di domenica”.

Organizzazione del lavoro e pause

Il punto 5 riguarda infine l’organizzazione del lavoro e le pause: nel primo caso, come già emerso nei giorni scorsi, Colussi incontrerà le RSU ogni mese, per monitorare il percorso di formazione professionalizzante del personale “volto a incrementare la polivalenza e la polifunzionalità”, l’andamento del parametro dei premi per obiettivo e del processo di efficientamento del lavoro.

Le parti “concordano” per confronti con cadenza trimestrale. Con riguardo alla flessibilità, l’azienda informerà “tempestivamente” le rsu per “esaminare preventivamente le esigenze tecniche e produttive ai fini di determinare la realizzazione, per l’intera azienda o parti di essa, di orari comprendenti settimane con prestazioni lavorative superiori alle 40 ore settimanali, entro il limite di 48 ore settimanali, e settimane con prestazioni lavorative inferiori alle 40 ore”. Eventuali scostamenti, positivi o negativi, saranno comunque comunicati non oltre il martedì sera della settimana prima.

Infine, l’accordo prevede che “qualora intervengano nuovi elementi per disciplinare la materia delle pause e dei tempi che i lavoratori impiegano in azienda ma al di fuori della postazione” (ad esempio vestizione e vestizione) vengano conseguentemente “armonizzati” gli orari delle varie pause (pasti e ristoro caldo, oltre a pause varie). Al momento il riposo per pasti è di 30 minuti; di dieci minuti nelle prime 4 ore e nelle ore successive alla pausa pasto; e di dieci minuti, se non presente altra pausa, per ristoro caldo in assenza di rotazione dalla postazione per le postazioni a maggior rischio microclimatico.

Il commento della Uila sull’accordo Colussi

Per la Uila, uno dei sindacati presenti al tavolo, si tratta di “Un risultato importante che porta nelle tasche dei lavoratori soldi freschi. Considerando il taglio del cuneo fiscale a partire da luglio e se le trattative per il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare in corso in questi giorni in Federalimentare a Roma avessero esito positivo, l’anno 2020 potrebbe portare un aumento economico complessivo molto interessante per i lavoratori dello stabilimento Colussi di Petrignano. Le intese raggiunte anche sulle nuove turnazioni – conclude la Uila – se affiancate da un rapporto di gestione quotidiana fra azienda, Rsu e lavoratori stessi, saranno propedeutiche a ristabilire quell’equilibrio lavorativo che passa dalla gestione delle risorse umane alla gestione umana delle risorse”.

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