Al posto dello storico protagonista arriva don Massimo, "un prete abituato a sporcarsi le mani"
Come già annunciato nella tredicesima stagione di Don Matteo, girata a Spoleto, cambierà il protagonista: lo storico personaggio, interpretato da Terence Hill nella serie prodotta da Lux Vide con Rai Fiction, sarà infatti protagonista delle prime 4 puntate. Dalla quinta arriva invece Don Massimo, interpretato da Raoul Bova. E ora cominciano a delinearsi le prime anticipazioni su Don Matteo 13 e le news sul personaggio di Raoul Bova e sull’addio di Terence Hill.
Al Corriere della Sera, Hill spiega che “Non è prevista una puntata incentrata sull’uscita di scena di Don Matteo. Non ci saranno lacrime e abbracci. Raoul arriva nel quinto episodio e, in seguito, si scoprirà che tipo di legame lo unisce al mio personaggio: è proprio Don Matteo ad averlo scelto come successore, e poi si svelerà il motivo per cui io scompaio“. Se l’uscita da Don Matteo 13 ‘per fiction’ verrà spiegata prossimamente, Hill spiega perché ha deciso di abbandonare la serie tv: “Avevo voglia di dedicare più tempo alla mia vita privata: ora voglio fare un lungo viaggio con la famiglia in America e, nel prossimo maggio, voglio finalmente fare il Cammino di Santiago de Compostela. Sono orgoglioso della scelta che è stata fatta per il mio successore”.
Secondo lo storico protagonista della fiction Rai, infatti, “Raoul è perfetto per il suo ruolo (…) non ha bisogno di miei particolari consigli per rendere credibile il suo prete francescano, possiede l’entusiasmo giusto per realizzarlo, una dote piuttosto rara nella categoria attoriale, un valore aggiunto: a volte il nostro mestiere si riduce a semplice routine“. E Bova concorda: “L’entusiasmo mi è venuto naturale, mi è bastato seguire l’energia di questa storia che dura da vent’anni! Entrare in un gruppo di lavoro compatto, nelle sue dinamiche collaudate, per me ha significato semplicemente andare avanti, proseguire sulla linea impostata“.
Il nuovo protagonista di Don Matteo 13 raccolta anche alcune anticipazioni sul suo personaggio: “Don Matteo – sostiene Bova – è una sorta di padre spirituale del mio Don Massimo. Il mio personaggio ha alle spalle un passato misterioso, una storia travagliata, violenta, ha sfiorato la morte ed è arrivato ai suoi 40 anni senza mai indossare una tonaca da prete. Però, l’incontro con il parroco investigatore, gli cambia la vita. Il mio prete è alla ricerca di sé stesso, forse avrebbe preferito fare il missionario in qualche lontano paese. E, al suo primo incarico in una parrocchia, con una vocazione travagliata, abbraccia la fede con una spiritualità francescana: è un prete della terra, contadino, abituato a sporcarsi le mani, più propenso a stare tra gli ulivi umbri, dove è girata la serie, che a rinchiudersi dentro quattro mura. D’altronde – conclude l’attore – ho avuto modo, anni fa, di interpretare proprio San Francesco“.ù