di Valentina Ballarani
“Dalla pubblica incolumità alla protezione civile” è questo il titolo del volume che è stato presentato al centro studi di Foligno e, come ha detto con orgoglio l'assessore Paolo Trenta, “non poteva esserci luogo più appropriato per questo volume, visto che siamo stati i primi in Italia ad istituire il corso di laurea in protezione civile”. Un corso che ha sede, infatti, proprio nel centro studi.
La pubblicazione, curata dai docenti universitari Stefania Magliani e Romano Ugolini, è stata ampiamente illustrata dal Prof. Renato Covino dell'università degli studi di Perugia. Il docente ha spiegato come nel libro sia narrata la storia dell'Italia dal 1887 al 1910, vista nella luce degli eventi naturali che da sempre hanno attanagliato l'uomo. “E' importante pensare che anche la storia contemporanea possa affrontare il tema del rapporto tra la natura e l'uomo. Nel periodo che è stato analizzato nel libro – ha continuato Covino – è stata emanata una normativa relativa al comportamento da tenere in conseguenza di terremoti, frane e allagamenti e hanno proceduto all'individuazione dei soggetti che in casi del genere devono intervenire. Due punti fondamentali su cui si è poi basata l'organizzazione della protezione civile”.
“L'esistenza e la buona organizzazione della protezione civile, sono il segno di civiltà e progresso di un paese”. Così ha fatto il suo ingresso l'assessore regionale alla protezione civile, Vincenzo Riommi. Che ha poi aggiunto: “il diritto alla protezione civile è da considerare uno dei diritti fondamentali dell'uomo, che specie in casi di emergenza, deve assicurare, nei limiti del possibile, la dignità di ogni persona”.
Presenti alla conferenza di presentazione anche il sindaco Manlio Marini e Fabrizio Colcerasa del dipartimento nazionale della protezione civile. Si sono detti entrambi molto soddisfatti di questo lavoro che sottolinea sempre di più l'importanza del ruolo che la protezione civile riveste.