Dal controllo della Giunta sui dirigenti alle dimissioni per un sistema "che non funziona", fino alle caselle in lista da riempire
Dalla caccia alle elezioni, con il tema caldo della scelta delle candidature per le politiche del 25 settembre. Da Spoleto, dove è stato invitato alle finali del Campionato regionale di cinofilia della Libera Caccia insieme alla collega Manuela Puletti, il consigliere della Lega, Valerio Mancini, parla a ruota libera e in modo piuttosto diretto, come suo solito, dei temi di attualità nella politica regionale.
La caccia e la distanza tra Lega e quadro amministrativo regionale
A cominciare dalla caccia, dopo il pasticcio, poi sanato con una delibera, sui tempi del Calendario venatorio. Mancini ribadisce la vicinanza della Lega al mondo venatorio, per la sua valenza sociale e per i risvolti economici.
E sulle presunte responsabilità che l’assessore Morroni aveva attribuito agli uffici circa i tempi di pubblicazione del Calendario venatorio, che Mancini e Puletti avevano definito “stucchevoli“, il consigliere leghista ribadisce: “La Giunta ha il dovere di vigilare sull’attività degli uffici. Gli elettori hanno scelto i politici, non i dirigenti“.
Il caso bollettini
Sullo stop di venerdì scorso al pagamento delle tasse venatorie tramite i tradizionali bollettini postali, Mancini bolla come “inspiegabili” le difficoltà riscontrate. E afferma: “La pubblica amministrazione deve essere vicina alle associazioni e ai cittadini. E’ ancora una prova che a livello gestionale non si tiene conto dell’importanza di questi cittadini“. E aggiunge: “Se dobbiamo ancora riallungare le distanze tra la Lega e il quadro amministrativo sul tema della caccia…“. Poi l’affondo: “Qualcuno dovrebbe anche dare le dimissioni. Chi è responsabile di un sistema del genere, se non funziona… va a casa!“.
Le candidature per le elezioni
Mancini non si sottrae a una domanda sulle scelte politiche in vista delle elezioni di settembre. Parla di “diritto dei parlamentari uscenti” di avere un’opportunità di fronte agli elettori. E poi, data questa priorità, su eventuali altri posti in lista da coprire: “Se qualcuno pensa che le caselle siano avulse dai consensi elettorali maturati in questi anni di esperienza politica se ne assuma la responsabilità“. Invitando il segretario regionale Virginio Caparvi a tenere conto delle esperienze politiche nelle varie amministrazioni e della rappresentatività di quei territori dove la Lega ha avuto “una storia, una maturazione politica e un consenso che hanno determinato fortemente il cambiamento di questa regione“.