Covid-19, 13 decessi in Umbria. Contagi tra anziani vaccinati: ecco perché

Covid-19, sabato 13 decessi e 363 nuovi positivi in Umbria. Contagi tra anziani vaccinati: ecco perché

Sara Fratepietro

Covid-19, sabato 13 decessi e 363 nuovi positivi in Umbria. Contagi tra anziani vaccinati: ecco perché

Sab, 20/02/2021 - 16:41

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La situazione dei contagi e dei ricoveri per il Covid-19 in Umbria aggiornata a sabato. Il commissario regionale D'Angelo chiarisce sulle residenze protette per anziani

Altri 13 decessi positivi al Covid-19 in Umbria nella giornata di sabato 20 febbraio. Sono 363 i nuovi positivi secondo l’aggiornamento della Regione alle 11.38 di oggi. Con gli attualmente positivi che salgono a 8.520 (42.722 i casi positivi dall’inizio della pandemia nel cuore verde d’Italia).

Ma se i contagi rimangono abbastanza limitati, non è così per i decessi. Anche oggi, infatti, si registrano 13 morti positivi al Coronavirus.

Covid-19, dove sono i 13 nuovi decessi

Di questi 5 sono a Perugia, dove tra l’altro il sindaco Andrea Romizi nelle ultime ore ha fatto disporre un container per le salme in attesa di cremazione. Gli altri decessi si registrano a Bastia Umbra (il brigadiere capo Fiorenzo Meccariello), Foligno (il magistrato della Quintana Maurizio Metelli), Deruta, Marsciano, Bettona, Tuoro sul Trasimeno, Piegaro, San Giustino.

I ricoverati negli ospedali dell’Umbria con il Covid-19

Stabile il numero dei ricoveri in ospedale: 545. Aumentano però i ricoverati in terapia intensiva, che sono 86. Nel dettaglio, in 142 sono ricoverati in ospedale a Perugia (27 in intensiva) e 17 nell’ospedale da campo dell’Esercito. Nell’ospedale di Branca i ricoverati con il Covid-19 sono 22, 1 in intensiva. A Città di Castello 58, di cui 8 in intensiva, mentre a Foligno 54 (11 in intensiva). All’ospedale Covid di Spoleto ci sono 70 pazienti (15 in terapia intensiva), mentre a Terni sono 111 (24 in intensiva). All’ospedale Media Valle del Tevere di Pantalla 55, mentre ad Umbertide 14. Si registrano anche due positivi al Covid-19 all’ospedale di Trevi.

Anziani positivi dopo il vaccino nella Rsa, parla il commissario regionale

Intanto il commissario regionale per l’emergenza da Covid-19, Massimo D’Angelo, interviene su quanto accaduto nelle ultime ore nella residenza protetta Opere Pie Donini di Perugia.

contagi nelle rsa in umbria

La Task Force della Regione Umbria per la gestione dell’emergenza Covid, dall’inizio della pandemia – spiega – ha riservato la massima attenzione agli ospiti e agli operatori delle residenze protette e delle Rsa. Tutti i dati di casi positivi all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali dell’Umbria sono riassunti giornalmente e prontamente aggiornati. Il database relativo ai casi positivi permette inoltre la rendicontazione settimanale che, oltretutto, viene anche divulgata in maniera puntuale agli organi di stampa, così com’è avvenuto anche nella giornata di ieri“.


Covid, nella Rsa contagiata la metà degli anziani vaccinati


D’Angelo spiega anche che nel caso specifico perugino è stata attivata la Croce Rossa per garantire l’intervento assistenziale per gli ospiti della struttura

Il monitoraggio nelle strutture residenziali e semi residenziali

  “Il monitoraggio della sorveglianza sanitaria dei nuovi casi positivi tra ospiti ed operatori all’interno delle strutture residenziali e semiresidenziali dell’Umbria viene svolto quotidianamente” precisa D’Angelo. “Le informazioni sono quotidianamente scambiate e trasmesse  attraverso il contatto diretto tra i Servizi Territoriali ISP del territorio umbro, le strutture residenziali insistenti nel  Distretto  e il coordinamento della Task Force Regione strutture extraospedaliere”.

 “Tutti gli operatori – prosegue il commissario –  vengono periodicamente screenati attraverso test rapidi per la verifica dello stato infettivo, così come vengono screenati regolarmente con tamponi molecolari, gli ospiti. Inoltre – aggiunge – come da circolari ministeriali e regionali tutti gli ospiti sono sottoposti a monitoraggio quotidiano dei parametri  per l’individuazione di condizioni di salute riferibili a possibile infezione da Sars-Cov 2 e la presenza di dubbio anamnestico fa scattare la verifica immediata con tampone molecolare all’ospite interessato”.

Tracciamento informatico quotidiano

La sorveglianza dei nuovi casi positivi tra gli ospiti ha un tracciamento informatico quotidiano. Tutti i dati riferiti alla “singola” giornata vengono riassunti tutte le sere dal Coordinatore della Task Force Strutture Extraospedaliere ai referenti regionali con aggiornamento delle situazioni.

I dati sono validati attraverso la verifica dei database  tamponi  che giornalmente sono inoltrati alla task Force,  la quale, in contatto diretto con l’ISP, ne verifica la congruità. In caso di necessità inoltre, sono stati predisposti sopralluoghi presso le strutture per la verifiche delle azioni di contenimento dell’infezione, nonché l’applicazione delle procedure di contenimento e l’attivazione di percorsi utili a sostenere l’assistenza all’interno della struttura stessa.

Ospiti vaccinati, “ma risposta anticorpale su anziani potrebbe essere minore”

  “Per gli ospiti delle strutture residenziali dell’Umbria – ha ricordato il dottor D’Angelo – si è proceduto alla somministrazione della prima e seconda dose di vaccino come previsto dalla campagna anticovid regionale iniziata il 27 dicembre e continuata partire dal 6 gennaio, rispettando i tempi di somministrazione indicati. Anche gli operatori sono stati vaccinati e, solo per alcuni, è in fase di completamento la campagna di vaccinazione. Sono stati registrati casi di infezione post vaccinazione, ma bisogna tener conto che la risposta anticorpale completa si ottiene dopo 10 giorni dalla seconda dose e che trattandosi di pazienti anziani la cui risposta anticorpale potrebbe essere minore per condizioni morbose intercorrenti”.

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