Condizionatori, l’UE potrebbe vietare i gas refrigeranti entro il 2050 - Tuttoggi.info

Condizionatori, l’UE potrebbe vietare i gas refrigeranti entro il 2050

Redazione

Condizionatori, l’UE potrebbe vietare i gas refrigeranti entro il 2050

Ven, 23/06/2023 - 09:50

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Importante novità in vista per il settore degli impianti di condizionamento e climatizzazione

Importante novità in vista per il settore degli impianti di condizionamento e climatizzazione; l’Unione Europea, infatti, sembra orientata ad introdurre misure volte a ridurre progressivamente l’impiego dei cosiddetti gas fluorurati, fino a vietarne completamente l’utilizzo dopo il 2050. Il provvedimento avrebbe come obiettivo primario quello di ridurre l’impatto ambientale di condizionatori e climatizzatori, in quanto i gas in questione contribuiscono all’effetto serra e, di conseguenza, al riscaldamento globale.

Il primo passo verso l’adeguamento normativo

Benché non sia ancora chiaro come e quando il provvedimento possa diventare effettivo, l’UE ha già avviato l’iter per modificare l’attuale riferimento normativo; lo scorso 31 marzo, infatti, il Parlamento Europeo si è espresso a favore della revisione del Regolamento sui gas fluorurati a effetto serra. Al momento, però, è difficile esprimersi circa i tempi e, soprattutto, entro quali termini sarà possibile adeguarsi all’eventuale nuovo assetto normativo. Nel caso in cui l’approccio dell’UE dovesse essere particolarmente drastico, è possibile che la stretta sui gas refrigeranti venga introdotta già dal 2024, con l’obiettivo di abbattere in maniera sostanziale l’utilizzo dei fluorurati entro il 2028.

Questo scenario avrebbe un impatto notevole sulla realtà italiana, in quanto circa l’80% degli impianti attivi nel nostro paese non risulterebbe conforme alla nuova normativa di settore. Più plausibile, anche per motivi di carattere tecnico ed economico, che il regolamento imponga una graduale riduzione dei gas refrigeranti ad effetto serra a partire dal 2039, al fine di eliminarne completamente l’utilizzo entro il 2050. In tal modo, si potrebbe garantire un più ampio lasso di tempo per implementare soluzioni alternative e adeguare gli impianti.

Cosa fare al momento

Sul breve e, forse, sul medio periodo non dovrebbero registrarsi sostanziali novità. Pertanto, ad ora non è ancora necessario mettere mano agli impianti di condizionamento o climatizzazione installati in casa; in generale, è consigliabile approntare regolarmente la manutenzione ordinaria, affidandosi a personale qualificato e tecnici specializzati. Per ottimizzare i consumi, e ridurre al minimo il dispendio energetico, è bene inoltre valutare la possibilità di sostituire macchinari obsoleti con modelli di più moderna generazione, potendo anche contare sugli incentivi statali ancora disponibili. I mesi estivi sono i più propizi per l’eventuale sostituzione delle macchine, in quanto le belle giornate consentono di realizzare gli interventi edilizi in tempi brevi; in aggiunta, è possibile consultare un e-commerce specializzato nella vendita di condizionatori in offerta come Emmebistore, per valutare vari modelli e individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Le alternative per il futuro

Al momento, quindi, non resta che attendere i possibili sviluppi circa la revisione del Regolamento europeo di riferimento. Al contempo, è lecito chiedersi quali potrebbero essere le alternative per il condizionamento e la climatizzazione, in ambito residenziale e non, che potrebbero essere attuate a fronte delle nuove disposizioni decise dall’UE.

Una di queste è certamente il propano, il quale però presenta pro e contro. Da un lato, infatti, si tratta di un gas naturale; dall’altro, essendo infiammabile, rischia di porre non pochi problemi dal punto di vista tecnico e logistico. A tal proposito, il presidente di Assoclima Luca Binaghi ha sottolineato come “una regolamentazione che vieti completamente l’utilizzo di refrigeranti sintetici come proposto dal Parlamento europeo renderebbe in alcuni casi impossibile e in generale più difficoltosa e costosa l’installazione di un impianto di climatizzazione”. Gabriele di Prenda, manager di Daikin intervenuto ad un tavolo di lavoro dell’associazione, ha spiegato come il propano sia attualmente vietato il luoghi quali ospedali, hotel e cinema e, più in generale, “sarà molto problematico installare le nuove macchine in virtù delle necessarie distanze di sicurezza tra le unità esterne e gli ambienti domestici“. Di contro, una sostanziale riforma del Regolamento è pressoché inderogabile, dal momento che nella relazione allegata alla proposta di modifica del documento definisce i fluorurati come “gas a effetto serra molto potenti, spesso diverse migliaia di volte più potenti dell’anidride carbonica (CO2)”, le cui emissioni sono raddoppiate tra il 1990 e il 2014.

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