Il concerto diretto dal Maestro Steven Mercurio, con l'orchestra Carlo Felice di Genova, la Violinista Anastasiya Petryshak e il Soprano Clara Barbier Serrano
Un modo per lanciare un messaggio di speranza, e di luce. Svoltasi questa mattina la XXXV edizione del tradizionale Concerto di Natale 2020 da Assisi, organizzato dei frati della Basilica di San Francesco d’Assisi che come ogni anno verrà poi trasmesso su Rai1 il 25 dicembre dopo il messaggio Urbi et Orbi di Papa Francesco.
Quest’anno ha cantato Andrea Bocelli, nel concerto diretto dal Maestro Steven Mercurio, con l’orchestra Carlo Felice di Genova, la Violinista Anastasiya Petryshak e il Soprano Clara Barbier Serrano.
Il Custode del Sacro Convento di Assisi, Fra Marco Moroni, nel suo saluto iniziale ha annunciato la consegna, nella prossima primavera, della “Lampada della pace di San Francesco” al Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, “per la sua lunga attività politica vissuta come vocazione a servizio del bene comune“, ha dichiarato il Custode del Sacro Convento di Assisi, fra Marco Moroni.
Il riconoscimento assegnato nelle ultime edizioni al Presidente delle Repubblica Colombiana, Juan Manuel Santos, alla Cancelliera tedesca, Angela Merkel, al Re di Giordania, Abdullah II, e al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella andrà a Guterres, ad Assisi la prossima primavera, “per la sua instancabile opera di mediazione politica nella complessità del nostro mondo alle prese con tante conflittualità, guerre, ingiustizie e degrado degli esseri umani e del creato; un impegno profuso con uno stile dialogico e cordiale, uno stile di umanesimo fraterno, come lo chiamiamo noi frati del Sacro Convento“.
Ma oggi gli occhi erano tutti per il concerto di Natale 2020 da Assisi, “ricorrenza che – ha ricordato Moroni – negli altri anni era particolarmente gioiosa e festosa, quest’anno è segnata, così come ogni nostra esperienza quotidiana, dalla pandemia da Covid 19, dalla perdita di tante vite, dalle misure precauzionali che impongono di evitare ogni assembramento di persone. Tuttavia, come ogni anno, anche se le circostanze esteriori sono molto diverse, e inevitabilmente diversa è anche la nostra situazione di spirito, il Concerto di Natale da questa Basilica continua a esprimere in qualche modo il grande Mistero che illumina il mondo e il tempo – sì, anche questo tempo di oscurità – in una prospettiva di comunione universale ed eterna“.
(Foto e video Rivista San Francesco)