Domenica sera 9 marzo 2008, in un “after dinner”, che ha visto la partecipazione di un centinaio di estimatori e di addetti ai lavori, presso L'Hotel San Carlo Borromeo di Spoleto, si è conclusa la mostra Bibliografica-Fotografica per il LXX anniversario della morte di Gabriele D'Annunzio . Ospite d'onore il Direttore del Comitato Scientifico del Vittoriale degli Italiani Prof. Giorgio Zanetti e sua gentile signora, il quale ha espresso un entusiasmante consenso dell'evento ed ha portato il saluto della Dott.ssa Annamaria Andreoli , Presidente della Fondazione del Vittoriale. Alla coinvolgente ed appassionata interpretazione dei sonetti (dedicati dal Vate alle nove Città del Silenzio dell'Umbria) da parte del Sig. Fausto Manasse, si sono alternate le note barocche del Duo Costanzi, Matteo all'oboe ed Alessio al fagotto. Nel clima di un classico Caffè Letterario il pubblico presente è stato coinvolto in una atmosfera davvero emozionante. La fragranza del Parrozzo e l'aroma dell'Aurum, due note golosità dannunziane, hanno completato tutte le tonalità della serata. Il curatore della mostra ed autore del libro “Nell'Umbria de Le Città del Silenzio”, il Prof. Giovanni Martoglio, senza celare le sue emozioni, ha espresso parole di ringraziamento agli Enti patrocinatori, Regione Umbria, Comune di Spoleto e Banca Popolare di Spoleto. Un ringraziamento particolare e caloroso è andato all'Istituto Alberghiero di Spoleto, che ha realizzato lo splendido buffet del cocktail aperitivo dell'inaugurazione e dei “parrozzi” della serata finale, agli allievi del Dipartimento di Ricevimento che ha gestito l'intera manifestazione nei settori di accoglienza e segreteria con eleganza altamente professionale. Il Prof. Martoglio ha poi stretto in un grande abbraccio tutti i suoi collaboratori e i tanti amici che lo hanno sostenuto evidenziando la fattiva collaborazione di tutto lo staff dell'Hotel San Carlo Borromeo, del Maestro Franco Troiani per l'ambientazione della mostra, dell'Arch. Elisabetta Bellini per la parte grafica e fotografica, ed infine il figlio Prof. Andrea Martoglio definendolo dannunzianamente il “Navarca” ossia il timoniere dell'intera manifestazione. Nel cuore del professore la soddisfazione racchiusa nel celebre motto del Poeta “Io ho quel che ho donato”.
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