Il sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e l’assessore Alessia Tasso sono intervenuti sulla questione della produzione di biogas nella discarica di Colognola, per la quale hanno ritenuto opportuno fare alcuni dovuti chiarimenti per fugare eventuali fraintendimenti o strumentalizzazioni.
“L’impianto di captazione e combustione del biogas prodotto dalla discarica – recita la nota congiunta dei due amministratori – va realizzato oltre che per ottemperare alle prescrizioni dell’ A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale), che impone precisi vincoli di legge. E’ perciò sbagliato lasciare intendere che il Comune abbia una discrezionalità in merito”.
Va detto che la discarica per rifiuti ‘non pericolosi’ di Colognola è autorizzata dalla Provincia di Perugia con specifica A.I.A. che prevede tutta una serie di indicazioni e prescrizioni ineludibili per il corretto funzionamento della stessa. Tra le varie prescrizioni viene riportato anche l’obbligo di “garantire la termodistruzione del gas di discarica in idonea camera di combustione”.
In un primo momento, in base anche alla possibilità prevista dal Codice dell’Ambiente di sfruttare gli impianti di captazione del biogas con fini energetici, il Comune aveva stipulato un contratto di project financing con la ditta ‘Berica Impianti’ per la realizzazione dell’impianto di captazione e recupero a fini energetici del biogas prodotto dalla discarica. La ditta, però, dopo aver realizzato i pozzi e la rete per la captazione di biogas ed installato le varie apparecchiature, aveva constatato che la discarica non produceva biogas di qualità e in quantità sufficiente alla produzione di energia elettrica.
In seguito alla suddetta comunicazione e alla conseguente richiesta di parere del Comune, la Provincia di Perugia ha autorizzato l’Ente a bruciare tutto il biogas captato nella torcia ad alta temperatura, senza recupero energetico. “Pertanto, la torcia ad alta temperatura ora non è più un apparato di emergenza ma deve funzionare in continuo, assicurando la corretta e completa termodistruzione del biogas per preservare la qualità dell’aria”.
La torcia di termodistruzione del biogas attualmente installata avrebbe però una potenzialità troppo elevata rispetto alla quantità di biogas estraibile dalla discarica e l’impianto di aspirazione e combustione del biogas, di proprietà di ‘Berica Impianti’, dovrebbe essere acquistato ad un prezzo in rapporto alle condizioni in cui versa l’apparecchiatura. “E’ intenzione del Comune – concludono Stirati e Tasso – acquistare ed installare una nuova centrale di aspirazione e combustione del biogas che abbia caratteristiche che rispettino le prescrizioni dell’AIA e della normativa vigente“.
