Gran finale per la stagione 2007/008 dell'itinerante Teatro Comico con due star della comicità italiana: Marco Marzocca, l'agente più ingenuo e tecnologico di Distretto di Polizia, porta in scena Ariel, il domestico filippino più famoso del piccolo schermo e altri suoi personaggi cult, giovedì 17 aprile al Teatro Verdi di Terni; e infine l'irriverente Daniele Luttazzi torna ad impartire un'esilarante lezione di sesso venerdì 18 aprile dal palco del Teatro Mancinelli di Orvieto.
E' Marco Marzocca, simpatico per natura, farmacista per professione, comico per scelta. Scritto a sei mani insieme a Max Paiella ed Alessandro Rossi, il Recital propone i personaggi più noti del repertorio del comico romano: un politico improvvisato nei panni del “Notaio” del Pippo Chennedy Show, con cui avremo sempre e solo “Tre Oppzioni”, e che ci proporrà la bozza della Nuova Sana e Robusta Costituzione italiana, lasciandosi poi trasportare dai ricordi dei bei tempi andati. Dopo un breve intervallo a cura del nostalgico cantautore Tek – che si esibirà in canzoni surreali – arriverà finalmente il momento di Ariel, il domestico filippino di Zelig Circus, con le sue maldestre pulizie e i disastri che innocentemente è in grado di provocare.
A chiudere la stagione 2007-2008 del Teatro Comico, venerdì 18 aprile al Teatro Mancinelli di Orvieto, sarà lo scomodo, dissacrante, irriverente, esagerato, incontenibile Daniele Luttazzi, che torna sui teatri italiani con la versione aggiornata del suo monologo cult “Sesso con Luttazzi”, indagine scientificamente accurata e scevra di moralismi e ipocrisie sul mondo della sessualità, in un'esilarante apnea lunga quasi due ore. Con camice bianco, lavagna, valigetta in pelle e laurea in medicina, il dottor Luttazzi affronterà a lingua sciolta tabù e temi scottanti sull'argomento: contraccezione, sesso tradizionale e inconsueto, orale, vaginale, anale e “Tutto quello che non avreste mai voluto sapere sul sesso ma i vostri genitori hanno voluto dirvi a tutti i costi”. Uno spettacolo satirico e disinibito (fatto apposta per turbare i benpensanti), dall'effetto liberatorio, dove il pubblico si diverte, si imbarazza e senza dubbio impara, perché nella struttura catechistica della domanda e della risposta, le risposte che dà Luttazzi sono senz'altro comiche ma non per questo meno vere. Nato dall'omonimo bestseller del 1994, “Sesso con Luttazzi” è alla sua quarta versione per il teatro (1994, 1999, 2003-04, 2008) “Perché – spiega il comico romagnolo – le generazioni cambiano. Ragazzi che cinque anni fa erano minorenni adesso ne hanno diciotto e finalmente possono godersi questo monologo pedagogico, propedeutico e liberatorio”.