CENTRO STORICO, LETTERA APERTA AL SINDACO DELLA ASS.NE AMICI FONDAZIONE CRAXI - Tuttoggi.info

CENTRO STORICO, LETTERA APERTA AL SINDACO DELLA ASS.NE AMICI FONDAZIONE CRAXI

Redazione

CENTRO STORICO, LETTERA APERTA AL SINDACO DELLA ASS.NE AMICI FONDAZIONE CRAXI

Lun, 16/05/2011 - 15:43

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di Manuel Sansi (*)

Preg.mo Sig. Sindaco, approfitto di un pubblico spazio di comunicazione per fare alcune riflessioni che ritengo non possano più essere sottaciute e che nascono dall'amore che da sempre nutro per la mia Spoleto.
Sono un residente del centro storico ma non intendo sostenere questioni che possano essere riferite ad una specifica categoria cittadina, piuttosto intendo parlare da spoletino e, mi si consenta, da italiano.
Uno dei tratti caratteristici della nostro Paese è quello che emerge dai suoi borghi storici, dalla loro bellezza e dalla straordinarie peculiarità che li rendono unici al mondo. Essi connotano non solo la struttura del tessuto urbano cittadino, ma definiscono soprattutto un tratto culturale della nostra italianità. Vivere i nostri centri storici significa confrontarsi quotidianamente con la storia, l'arte e la tradizione che nel corso dei secoli hanno costruito la fama dell' Italia nel mondo. Significa cogliere un modo di vivere che ha attraversato il tempo e che fa parte in maniera indissolubile del dna di un popolo. Purtroppo questa ” romantica ” visione cozza sempre piu' con una modernità figlia di innumerevoli contraddizioni e di problematiche che stanno uccidendo la possibilità di far vivere i centri storici.
Spoleto, a malincuore, non si sottrae a questo drammatico contesto. La mia riflessione è figlia dei sentimenti che quotidianamente riscontro nelle decine di concittadini con cui ho la fortuna di confrontarmi e che lamentano uno stato di malessere ormai non piu' accettabile.
Ritengo anzitutto che sia un errore quello di aver sino ad oggi affrontato il problema della fruibilità dei centro cittadino considerandolo da differenti prospettive. Commercianti, residenti, artigiani e turisti non sono soggetti da mettere in contrapposizione rispetto questa problematica. Purtroppo il detto latino “divide et impera” ha sin qui condizionato la possibilità di trovare soluzioni organiche e compiute.
L' unità di queste categorie deve condizionare la Politica a trovare risposte da troppo tempo attese. E' evidente come il problema dei parcheggi attanagli tutti i cittadini residenti che sono portati a vagare, magari al rientro dopo una dura giornata di lavoro, alla ricerca di un modesto posto auto. Cosa si è fatto per evitare ciò? Perchè non si consente l'apertura della scala mobile fino a tarda notte? Perchè non si attivano le telecamere con l'obiettivo di razionalizzare gli ingressi e controllare gli abusi? Perchè si consente che vi sia chi usufruisce di più posti a discapito di chi non nè ha nemmeno uno? Perchè la Società Spoletina Trasporti ha tolto ai residenti, che già pagano annualmente un abbonamento, i pochi posti auto rimasti?
Tale stato di fatto sta svuotando letteralmente le abitazioni del centro con due gravi risvolti. Il primo è che laddove vengano meno i residenti, i primi a pagarne saranno proprio coloro che hanno attività commerciali in centro per la capacità attrattiva di una città “vuota” e non vitale.
Il secondo, determinato dall'abbandono delle abitazioni, produce conseguenze sul piano della sicurezza strutturale di edifici che in molti casi hanno centinaia di anni.
Difendere i diritti dei residenti non collima con quelli dei commercianti, ne di coloro che svolgono attività economiche nel centro storico. A tal proposito ritengo che al fine di incentivare tali attività si possano individuare misure di sostegno dei commercianti, considerando anche le difficoltà create da una ristrutturazione che ormai da troppo tempo limita un facile e positivo accesso al centro. L'amministrazione si attiva sovente con iniziative tese a sostenere i flussi turistici cittadini, ma è chiaro che poche, se pur ricche manifestazioni, non sono sufficienti a sostenere l'onere di chi gestisce un'attività per un intero anno. La crisi economica che perdura ormai da tempo sta mettendo in ginocchio molte attività cui bisogna dare sostegno non con forme di mero assistenzialismo, ma costruendo strategie in grado di sostenere e supportare il rilancio dell'attività economica locale. Personalmente ritengo che vada aperto un ampio e approfondito confronto nella città che coinvolga le istituzioni locali, i commercianti e i suoi rappresentanti di categoria, gli albergatori e i residenti, al fine di valutare e maturare proposte utili a trovare al più presto risposte agli interrogativi sovra posti. Se ciò non sarà, continueremo ad annaspare in un mare di problemi con drammatiche conseguenze per Spoleto e per il suo centro storico.

(*) Segretario Regionale, Associazione Amici Fondazione Craxi

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