"Castelli di Pace", il network del buon governo e della salvaguardia ambientale fa tappa a Campello (Foto TO®) - Tuttoggi.info

“Castelli di Pace”, il network del buon governo e della salvaguardia ambientale fa tappa a Campello (Foto TO®)

Redazione

“Castelli di Pace”, il network del buon governo e della salvaguardia ambientale fa tappa a Campello (Foto TO®)

Mer, 21/09/2011 - 15:15

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Jacopo Brugalossi

Promuovere dei percorsi di pace partendo da pratiche di buon governo locale tese a rispettare e a valorizzare l’ambiente e il patrimonio culturale. E’ questo l’obiettivo che si è prefisso il network nazionale “Castelli di Pace”, a cui aderiscono circa 70 comuni in tutta Italia. Aspettando la marcia della pace Perugia–Assisi, Castelli di Pace ha organizzato una due giorni di iniziative culturali, musicali e ludiche a Campello, primo comune umbro ad avervi aderito. Venerdì 23 e sabato 24 settembre si terranno dibattiti sugli scenari post referendari e sul futuro delle eccellenze della “piccola grande Italia”, momenti di eco-animazione per i bambini delle scuole, cene a base di prodotti tipici ed un concerto presso il Tempietto del Clitunno.
E’ stato il sindaco Paolo Pacifici a spiegare i motivi dell’adesione al network, legati uno all’esito dei referendum di inizio estate sul mantenimento della gestione pubblica di alcuni servizi (primo fra tutti quello idrico), e l’altro all’impegno che l’amministrazione campellina sta profondendo da anni nella valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale del territorio. Proprio per questo riveste un profondo significato la scelta della location della manifestazione, il Convento dei Padri Barnabiti di Campello Alto, luogo di particolare pregio ambientale e culturale, che lambisce la “Via di San Francesco” e da cui è possibile scorgere sia Perugia che Assisi, rispettivamente origine e termine del percorso della pace.
“Da prima che questa amministrazione si insediasse – ha detto Pacifici – il Comune di Campello difende la filiera turismo-ambiente-cultura. Il fatto di agire a livello locale puntando sulla gestione pubblica di servizi essenziali e sulla tutela, difesa e promozione del territorio costituisce già di per sé un percorso di pace”. Per restare in tema di valorizzazione del patrimonio culturale, inoltre, il sindaco non ha rinunciato alla stoccata al Governo, sottolineando che il Comune di Campello sta sostanzialmente pagando il Ministero della Cultura per tenere aperto il Tempietto del Clitunno, recentemente iscritto nel patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
E’ toccato alla presidente di Legambiente Umbria Alessandra Paciotto illustrare le attività del network “Castelli di Pace”, che per l’iniziativa di Campello si pone in stretta connessione con l’evento della marcia della Perugia-Assisi, ma che rimane comunque attivo costantemente su tutto il territorio nazionale. “E’ nato in Lunigiana nel 2005 come un network di piccoli comuni – ha detto -, quelli che le manovre finanziarie varate dal governo vorrebbero sopprimere e che invece secondo noi andrebbero salvaguardati a tutti i costi. Quelli da cui possono partire delle buone pratiche di governo locale che portano, mattone dopo mattone, a costruire dei percorsi pace”. Raccolta differenziata al 100%, legalità alla base dell’operato della pubblica amministrazione, risorse ambientali come motore dello sviluppo economico e sociale sono solo alcuni degli obiettivi che i comuni del network (per ora circa 70 ma si punta ad arrivare almeno ai 100) hanno raggiunto o sono in procinto di farlo. Ed è proprio grazie a loro se le associazioni ambientaliste possono dimostrare anche a realtà amministrative più importanti l’effettiva realizzabilità, efficacia e convenienza di progetti tanto “virtuosi”.
In tale contesto, la candidatura di Campello ad ospitare una tappa del Festival dei “Castelli di Pace” è stato un fatto quasi naturale. “Campello – ha detto ancora la Paciotto – si sta impegnando da anni per salvaguardare e sostenere l’ambiente, avendo compreso i benefici che questa pratica riversa nel contesto sociale del territorio”. Le ha fatto eco il segretario regionale di Legambiente Andrea Liberati, secondo cui le tematiche ambientali possono costruire percorsi di pace ed essere una soluzione per quelle sociali. La storica collaborazione tra il Comune di Campello e Legambiente sembra quindi destinata a rafforzarsi ulteriormente, anche in seguito alla creazione dell’Ecomuseo del territorio campellino, per il quale il sindaco ha rimarcato l’esigenza di mettere a sistema tutte le eccellenze ambientali coinvolgendo le Pro Loco e le associazioni ambientaliste.

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