CARTELLE ICI: IL PARERE DEL CONSIGLIERE FABIANI SULLE CRITICHE DI AN - Tuttoggi.info

CARTELLE ICI: IL PARERE DEL CONSIGLIERE FABIANI SULLE CRITICHE DI AN

Redazione

CARTELLE ICI: IL PARERE DEL CONSIGLIERE FABIANI SULLE CRITICHE DI AN

Dom, 30/11/2008 - 19:38

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“Non ho votato il documento di AN, non tanto perché proposto dalla destra, Calabresi del PdCI ad esempio l'ha votato, quanto perché ha un taglio nell'affrontare il problema, incondivisibile..

L'analisi non può essere quella, di 500 e più cittadini, indistintamente vittime della aggressività fiscale della Giunta Comunale, perché non corrispondente alla realtà. Tra quelle 500 persone infatti ci sono situazioni completamente diverse, alcune da sostenere altre da combattere. C'è chi è stato tirato dentro a questo Piano Regolatore e ha visto trasformare il suo terreno in Edificabile e voleva invece piantarci gli olivi o lo ha già fatto e chi invece da anni insistentemente ha bussato alla porta degli uffici comunali, premendo per avere l'Edificabilità su zone verdi strategiche e di pregio del nostro territorio, come ad esempio Colle San Tommaso.

Il documento di AN “salva” tutti, e vuole “aiutare” tutti. Per noi ciò è assolutamente incondivisibile. Noi stiamo dalla parte solo di chi è stato tirato dentro questa situazione contro la propria volontà e oggi vuole uscirne rinunciando all'edificabilità, per chi ha cercato l'Edificabilità e fortemente voluto costruire su un territorio già abbondantemente edificato e non sta in mezzo alla strada,siamo perché paghi quello che la legge chiede.

Difendere tutti indistintamente è solo un'operazione elettoralistica.

Non solo, sposando anche coloro che spingono per cementificare il nostro territorio, si contribuisce a materializzare il Piano Regolatore Generale del Comune che permette un inaccettabile aumento dei volumi edilizi del 10 % sull'esistente.

Che senso ha allora ritrovare gli stessi politici che appoggiano coloro che vogliono la” botte piena”, (costruire le villette), e la” moglie ubriaca” (non pagarci le tasse previste per legge), in fila in una manifestazione contro l'ecomostro, o prendersela se l'Amministrazione fa costruire intorno ad una fabbrica come a Santo Chiodo , se poi ad esempio il problema è la tassa che deve pagare chi vuole costruire a Colle San Tommaso e non invece il fatto che si costruisca a Colle San Tommaso e a ridosso dell'Italmatch ? oppure denunciare un PRG buono per una città che non c'è, quella Bruniniana dei cinquantamila abitanti? Ha solo un senso elettoralistico e rappresenta una incoerenza politica.

Poiché ci sono cittadini coinvolti in questa situazione, loro malgrado, che oggi vogliono rinunciare al diritto che il proprio terreno sia normato come zona fabbricabile, perché stanno dalla parte della natura, o anche solo perché non hanno i soldi né per pagare le tasse, né per costruire (sono poveri insomma), e poiché l'Amministrazione ha dichiarato pubblicamente che si può fare all'interno di una Variante in Diminuzione del PRG, ho presentato un O.d.G. (sottoscritto anche dal Consigliere Calabresi), perché ciò avvenga subito, per realizzare al più presto la soluzione dei problemi di questi cittadini e insieme un passo indietro sulle scelte cementizie del PRG. Il documento ha ricevuto l'urgenza con il voto di tutti i gruppi e l'astensione del solo consigliere Lisci.

Questo l'Ordine del Giorno:

Vista l'evidente inutilità degli aumenti volumetrici (+ 10% rispetto all'esistente) contenuti nel PRG approvato, per una città che non è cresciuta negli ultimi 50 anni e ha un n otevole patrimonio edilizio esistente.

Vista la necessità di salvaguardare il territorio spoletino dall'aggressione edilizia a cui è soggetto.

Vista la manifestata volontà da parte di molti cittadini interessati dalle cartelle ICI, a tornare in area agricola.

Si chiede con forza all'Amministrazione Comunale di porre in essere tutte le azioni necessarie ad acquisire le disponibilità a questa scelta e di procedere immediatamente a istruire il percorso per procedere ad una Variante in Diminuzione al PRG.

Poiché la rinuncia rappresenta il fatto che cittadini non interessati alla edificabilità, sono stati coinvolti loro malgrado in questa scelta, l'Amministrazione si impegna a trovare le risorse economiche per coprire una tassa forzosa e le more dei tributi non pagati, e individuare i modi per farlo, verso i soggetti non interessati a costruire, che per questa ragione sono invitati a non pagare;

limitando pertanto i tributi previsti dalla legge, ma non quelli richiesti in conseguenza del malfunzionamento della macchina comunale, solo a quanti si dichiarano interessati a costruire”.


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