Per quanto riguarda la musica è arrivato il momento di uno degli appuntamenti più attesi della X edizione di “Canti e Discanti – Umbria World Fest”, manifestazione che fino al 23 luglio continuerà ad accogliere popoli e fermenti culturali provenienti da ogni parte d’Italia e da angoli lontani del pianeta.
Mercoledì 13 luglio arriveranno i Mau Mau, ancora ad ingresso libero in Piazza della Repubblica (“Piazza della Musica”) dopo il concerto della scatenata fanfara macedone Kocani Orkestar. Sarà questa, unica data umbra, l'occasione per celebrare il ventennale dello storico gruppo torinese attraverso quelle sonorità “meticcie” che li hanno resi una delle band italiane più apprezzate. Sonorità targate Mau Mau 2011 che vedranno schierati classici del repertorio maulero declinati e plasmati dai vent'anni trascorsi dalla nascita della band, accompagnati da nuovi brani creati per celebrare la ricorrenza e dal singolo “Mare Nostrum”.
“La musica è un pensiero che fa rumore”. Si può citare Victor Hugo per descrivere a grandi linee il messaggio musicale che i Mau Mau portano avanti da tempo. Un gruppo che ha cercato sempre di tradurre, in maniera intelligente e suggestiva, le proprie idee – condite da tematiche di emigrazione e derive di vita, esperienze di sopravvivenza e bassa cultura – in musica.
Era il 1991 quando Fabio Barovero e Luca Morino, cantante e autore della band, si incontrarono e diedero vita all'avventura che chiamarono Mau Mau. Il loro curriculum parla chiaro: sette album, tournée ad ogni latitudine del globo, dal Giappone al Marocco, dal Brasile all’Ungheria, nei festival più prestigiosi. Progetti speciali che vanno dal concerto cult “R@dio Trance”, all’esperienza itinerante della banda Maulera, a Marrakesh Connection con i musicisti gnawa, fino al premio Tenco, per la miglior opera prima nel 1992 con “Sauta Rabel” (disco mixato ai Real World Studios di Peter Gabriel).
Il 2011 è quindi un anniversario particolare per i Mau Mau, quello di un “ventennio ruggente”. Questa band, che ha segnato di luce propria la scena musicale italiana, festeggia infatti 20 anni di attività. Ma come nasce il nome Mau Mau? Negli anni '50, in Kenya, il movimento Mau-Mau contribuì alla sconfitta degli inglesi che occupavano il Paese. In seguito a quei fatti a Torino chiamarono “mau mau” i meridionali o qualsiasi scuro di pelle che arrivava in cerca di lavoro. Nel '91 Morino e compagni hanno iniziato la loro attività di musicisti utilizzando questo nome. Da allora i Mau Mau hanno cantato il sud a nord e il nord a sud, suonato con musicisti di ogni latitudine, battuto strade polverose e viali alberati, dormito per terra e nei grandi alberghi, imparato dalla strada e dalle persone. Credono da sempre nella poesia, nella purezza dell'anima e non nella purezza della razza, non sognando più la rivoluzione ma lottando per un'evoluzione.
L’affascinante crocevia fatto di suoni, immagini, foto e spettacoli teatrali, che “Canti e Discanti – Umbria World Fest” propone, ponendo lo sguardo oltre confine per portare in Umbria i linguaggi artistici delle tradizioni e delle culture italiane e del mondo, prosegue il giorno successivo (14 luglio) quando si potrà invece ascoltare in anteprima italiana il “suono del Nord” degli estoni Ro:Toro. Giovedì, alle 21.30, saranno in Piazza della Repubblica per coniugare melodie tradizionali estoni con moderne e contemporanee influenze musicali. Il concerto rientra nelle iniziative ideate – in collaborazione con l'Ambasciata dell'Estonia in Italia, Tallin Capitale Europea della Cultura 2011 e l’Estonian Tourism Board – per approfondire il Paese Estonia (nazione ospite dell’edizione 2011 del festival).
A seguire, ci saranno i concerti di Peppe Barra (20 luglio), uno dei più interessanti artisti che Napoli ha regalato negli ultimi anni alla scena internazionale (spettacolo questa volta a Palazzo Trinci e a pagamento, organizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di Foligno) e del Parto delle Nuvole Pesanti (22 luglio), gratis in Piazza della Repubblica.
Ma il festival folignate non è solo musica. La grande fotografia è arrivata a Foligno con importanti fotoreporter di livello mondiale che sono in esposizione attraverso quattro mostre presso Palazzo Candiotti (“Palazzo della Fotografia”). All’inaugurazione, che sabato sera ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso ed attento, erano presenti, insieme all’assessore alla cultura del Comune di Foligno Elisabetta Piccolotti e al direttore artistico del festival Piter Foglietta, anche i fotografi Riccardo Venturi (vincitore World Press Photo 2011) e Giancarlo Ceraudo (uno dei più apprezzati fotogiornalisti contemporanei), lo staff editor di National Geographic Italia Marco Pinna, il photo editor della rivista Loop Magazine Stefano Simoncini ed Emilio D’Itri delle Officine Fotografiche di Roma, oltre ad una rappresentanza dell’Ambasciata Estone in Italia guidata dall’ambasciatrice Merike Kokajev.
“Look&Loop – Gli scatti della crisi” è il titolo dell’esposizione che mette in evidenza la crisi molteplice e permanente del mondo attuale, passando da New York all’Iran, dalla Birmania all’Egitto, testimoniata dagli scatti di 22 importanti fotoreporter. Dal Premio Pulitzer Rick Loomis a Pietro Masturzo, il giovane napoletano vincitore del World Press Photo 2010, da Ashley Gilbertson, vincitore della Medaglia d’Oro “Robert Capa”, fino allo stesso Riccardo Venturi.
Di Giancarlo Ceraudo sono invece gli scatti che fanno parte di “Soy Cuba”, mostra in cui è rappresentata tutta l’essenza dell’anima di Cuba, con istantanee di un passato che scappa veloce, ma anche, inevitabilmente, del cambiamento in atto.
Ancora Riccardo Venturi è il protagonista di “Shadows”, esposizione di immagini dei martiri della rivolta libica.
In collaborazione con l’Ambasciata dell’Estonia in Italia e Tallin Capitale Europea della Cultura 2011 c’è infine “Estonian Magnificent Wild Nature”, dove la natura estone e il grande Nord si svelano, in tutta la loro imponenza e solennità, nei paesaggi fotografati da Remo Saavisar.
Quella allestita nello splendido scenario di Palazzo Candiotti è insomma una grande collettiva fotografica – mosaico di immagini di straordinari fotografi pluripremiati su temi fondamentali del nuovo millennio attraverso una finestra su popoli, nazioni, guerre, rivolte, trasformazioni globali, crisi economica e conflitti sociali – che sarà aperta fino al 23 luglio ad ingresso libero tutti i giorni dalle ore 18.30 alle 24.00 (sabato e domenica anche dalle ore 11.30 alle 13.00).
Presso Palazzo Trinci (“Palazzo della Musica e delle Fiabe”) la sezione “Kids”, dedicata ai più piccoli, prevede invece per questa sera (12 luglio, ore 21) lo spettacolo “Fagiolino” con un abbinamento fiaba e concerto a cura di Giusi Romagna, Ambra Cenci, letture di Walter Romagnoli, animazione Spazio Danza e musiche di Paolo Giri.
