Ci sarebbe stata una svolta clamorosa nelle indagini difensive dei legali di Michele Fabiani. A breve tutti i dettagli relativi alla novità giudiziaria.
(aggiornato alle 16.44)
Michele Fabiani sconterà gli arresti domiciliari in una parrocchia di Terni dov'è presente un sacerdote a cui è legato sin dall'infanzia. Lo annuncia il papà del ventunenne arrestato nell'ambito dell'operazione Brushwood, Aurelio Fabiani. “Per tutti noi è un giorno importante – spiega – anche se ancora non conosciamo le indicazioni sulla possibilità di poterlo vedere, in che orari e che modo”.
“Tra Michele e questo sacerdote che lo ospiterà – evidenzia Carmelo Parente, difensore del giovane spoletino – c'è un rapporto di stima reciproca, si conoscono da quando lui era un ragazzino e questo sacerdote ha seguito Michele nelle attività di volontariato che in passato ha svolto”.
Sulle cause che hanno portato i giudici a decidere la scarcerazione dello spoletino – con una sentenza arrivata dopo 5 giorni dall'udienza – si fanno le prime ipotesi. In primis la chiusura delle indagini, ma anche nuovi elementi portati dalla difesa. Sulle motivazioni certe che però hanno portato a concedere i domiciliari a Michele si saprà qualcosa di preciso soltanto nei prossimi giorni. (S.F.) (aggiornato alle 14.56 e modificato alle 16.43)
Questa sera alle ore alle 19.30 con replica alle 20.25 (Umbria TV e su Sky al canale 943) le prime dichiarazioni dell'avvocato Carmelo Parente. (aggiornato alle 15.40)
Il Tribunale della Libertà di Perugia ha revocato l'ordine di custodia cautelare nei confronti di Michele Fabiani, uno dei 5 giovani finiti nel mirino dell'inchiesta Brushwood e fino ad oggi detenuto nel carcere di massima sicurezza di Sulmona. La notizia è stata annunciata agli avvocati di Fabiani, Carmelo Parente e Marco Lucentini, solo poco fa. A quanto è dato sapere, Michele sarebbe in viaggio per Spoleto dove sconterà gli arresti domiciliari, presumibilmente nella casa della nonna in un comune del comprensorio spoletino. Solo fra qualche giorno si conosceranno i motivi della decisione del collegio giudicante perugino. (C.C.)
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