Non ci sarebbero elementi di novità nel dispositivo del giudice del riesame che ha confermato la custodia in carcere per Andrea Di Nucci e Michele Fabiani, due dei cinque giovani arrestati il 23 ottobre con l’accusa di associazione terroristico-eversiva. “E’ una sentenza acritica – dice l’avvocato Carmelo Parente, inseguito sin dalla mattinata dalla stampa locale – che sembra non aver tenuto nella debita considerazione le osservazioni difensive”. Definitivamente demolita l’accusa nei confronti di Fabrizio Reali: non solo non conosceva uno degli altri quattro giovani, ma non aveva neanche più le due pistole che risultavano negli schedari dei carabinieri ma che il ragazzo aveva distrutto 15 anni fa informandone la polizia di stato. Che però non avrebbe informato la Benemerita dell’avvenuta distruzione delle due pistole. Intanto proseguono le indagini difensive grazie alle quali i legali stanno rispondendo punto su punto alle accuse del pm. Ora non resta che il ricorso in Cassazione, procedura che comunque richiederà almeno due mesi. “La presenteremo immediatamente, ma questi sono i tempi” conclude Parente. A breve le dichiarazioni dell’avvocato Trupiano. Domani intanto è confermata la manifestazione indetta dal Comitato 23 ottobre per richiedere la liberazione di Andrea e Michele: un corteo, che partirà dal piazzale della stazione alle 16, si snoderà lungo le vie del centro storico per concludersi in piazza della libertà.
Il papà di Michele demolisce le accuse (clicca qui)