E’ un vero e proprio mistero quello che avvolge il ‘caso’ scoppiato ieri pomeriggio dopo che una autoambulanza del 118 non è riuscita ad entrare in Corso Garibaldi dove era stata chiamata per soccorrere un pensionato. Come si ricorderà la centralissima via è bloccata sia da piazza Garibaldi, sia da Via dei Gesuiti con tanto di catena. Sulla prima è stato apposto un lucchetto, sulla seconda ben due chiusure metalliche. Un mistero accompagnato da una polemica che, stante alle dichiarazioni dell’opposizione, approderà già da lunedì sul tavolo del procuratore della repubblica che dovrà accertare eventuali responsabilità. A cercare di chiarire la vicenda, ma solo in parte, è stato questo pomeriggio il consigliere della Vus Angelo Mariani che in un comunicato diramato nel pomeriggio ha tenuto a precisare che l’azienda di Via Filosofi aveva tempestivamente consegnato “ai Vigili Urbani numero 9 chiavi da dare ai servizi di emergenza compreso il 118 (ambulanze). Inoltre i paletti di aggancio della catena di piazza Garibaldi sono posizionati ad una distanza, dall'angolo del palazzo, superiore ai 2 metri e 10 cm tale da consentire il passaggio di un autoveicolo”. Come a dire, andate a cercare altrove. TO® ha così cominciato la caccia alle chiavi. A confermare la notizia anticipata da Mariani è la comandante della polizia municipale, Manuela De Vincenzi, che al telefono aggiunge: “le chiavi ricevute credo siano un po’ di più e le abbiamo già tutte consegnate, da almeno una settimana, se non due. In ufficio ho la lista con le firme per ricevuta”. Quelle del 118 sono state portate direttamente all’ufficio coordinamento di Foligno. Di più però non si riesce a sapere. Delle due, però, l’una. O la Asl3 non ha consegnato le chiavi alle ambulanze di Spoleto (ovvero alla Stella d’Italia) o queste, in caso contrario, non sono entrate a far parte delle dotazioni di bordo degli automezzi. Dalla Associazione spoletina non si hanno al momento posizioni ufficiali, anche perché è domenica e i vari responsabili risultano tutti fuori città. Se ne saprà di più domattina. Ma il ‘giallo’ non è finito. Secondo quanto si è potuto apprendere, sembra che un ufficiale della P.M. ieri sera, subito dopo l’intervento del 118 in Corso Garibaldi, avrebbe provato le chiavi in dotazione all’ufficio per verificarne il perfetto funzionamento. L’esito sarebbe stato disastroso. Il condizionale è d’obbligo perché al momento non vi sono conferme ufficiali, ma pare proprio che due dei tre lucchetti non si siano aperti.
Intanto è lo stesso Mariani ad annunciare che presto sarà posizionato “un dissuasore mobile automatizzato – una colonnina che si abbassa nella sede stradale – che si disinserisce sia con telecomando, sia automaticamente, tramite apposito sensore acustico, all'approssimarsi di un veicolo di emergenza con sirena attivata”.
Carlo Ceraso
Carlo Vantaggioli
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