di Sergio Grifoni (*)
Ieri mattina (2 ottobre ndr.), mentre il Sindaco Benedetti era intento a sfuggire ai cittadini presenti alla conferenza stampa, indetta per riferire sul buco di bilancio, sono stato ricevuto dal Prefetto di Perugia, dr. Antonio Reppucci, dallo stesso convocato a seguito della mia recente lettera, con la quale denunciavo la non sussistenza della legalità gestionale nella conduzione amministrativa del nostro Comune.
E’ stato un lungo colloquio, costruttivo e cordiale, durante il quale ho avuto modo di esporre in maniera approfondita le ragioni che mi avevano portato a richiedere l’intervento del Prefetto e la contestuale nomina di un Commissario ad hoc, in sostituzione dell’attuale Amministrazione che governa la nostra città, forte anche del fatto che la Giunta è ormai dimezzata e che nemmeno tutti i consiglieri della maggioranza dichiarano di sentirsi in piena armonia con l’operato della stessa.
Queste le richieste riconfermate:
a) Intervenire immediatamente, affinchè ai soggetti, politici e tecnici, artefici, in toto o in parte, del buco di bilancio, venga impedita la possibilità di provare a risanare i danni dagli stessi creati. La richiesta è stata motivata dal timore che, i medesimi, anziché concentrarsi su soluzioni utili per non danneggiare i cittadini, potrebbero essere portati ad individuare excamotage strumentali e correttivi per meglio mascherare il loro deleterio operato.
b) Stigmatizzare il comportamento del Sindaco che, non curante del più elementare rispetto istituzionale, da settimane ormai evita di riferire sull’accaduto a chi doverosamente dovrebbe, ovvero alla città in primis, nonché ai Consiglieri Comunali legittimamente rappresentanti del popolo e, soprattutto, nella sede ufficiale, che è quella del Consiglio Comunale. Preferisce invece parlarne nella sede del suo Partito, in qualche segreta stanza, in blindate conferenze stampa, non lasciando così spazio al contraddittorio, senza rendersi conto (o forse sì) che alla fine saranno i cittadini, tutti, che dovranno pagare le malefatte.
c) Intervenire con sollecitudine, affinchè il Presidente del Consiglio Comunale di Spoleto, convochi nei termini previsti dalla legge il Consiglio stesso, al fine di discutere la mozione di sfiducia presentata da tutti i Gruppi di opposizione.
Il Prefetto, che ha ben chiara la situazione venutasi a creare e che quotidianamente monitora a livello di osservazione, ha tenuto a ribadire il fatto che, in assenza di una specifico pronunciamento sulle anomalie di bilancio da parte della Corte dei Conti, o di previsti atti istituzionali locali ( es: non approvazione del bilancio preventivo, sfiducia del Sindaco da parte del Consiglio Comunale, dichiarazione del dissesto finanziario, etc..), le sue specifiche competenze non consentono al momento un intervento tale da nominare il Commissario.
Diverso invece è il discorso della convocazione del Consiglio Comunale, per la quale vi è stato l’impegno formale di intervenire qualora ciò non avvenisse nei tempi previsti dalla legge.
(*) Consigliere comunale Terzo Polo
