La delicata questione è stata affrontata nel question time, portata dalla Lega | L'assessore Melasecche "Già parlato con il collega toscano, faremo di tutto anche per sfondamento ferrovia a nord"
“Consentire agli studenti di Badia Tedalda di raggiungere gli istituti superiori di Città di Castello in orario per l’inizio delle lezioni”. Questo hanno chiesto Valerio Mancini e Manuela Puletti (Lega) durante il question time odierno (8 novembre) nell’aula del Consiglio regionale.
Ormai da tempo si moltiplicano le difficoltà di alcuni studenti residenti a Badia Tedalda (Ar) di raggiungere con i mezzi pubblici l’istituto Tecnico Franchetti Salviani di Città di Castello in orario per l’inizio delle lezioni. Il piccolo Comune toscano dista circa 50 km dal capoluogo tifernate e diversi giovani si recano qui (spesso per mancanza di alternative nei dintorni) per proseguire gli studi superiori. Le famiglie pagano circa 800 euro annui per gli abbonamenti ai diversi mezzi pubblici per giungere fino a questo plesso.
Il percorso prevede il viaggio in autobus da Badia Tedalda a Sansepolcro, poi da Sansepolcro a Città di Castello ed, infine, con un servizio navetta, dalla stazione di Città di Castello fino all’istituto Franchetti Salviani. Spesso però l’autobus delle Autolinee Toscane, previsto per le ore 7.02, parte alle 7.12, causando a Sansepolcro la mancata coincidenza con i mezzi in partenza per Città di Castello, facendo così arrivare gli studenti a scuola oltre l’orario massimo consentito.
“Chiediamo alla Giunta – hanno detto i consiglieri Lega – se intende attivarsi presso la Regione Toscana e le Autolinee Toscane per risolvere questo problema e quindi far raggiungere a i ragazzi gli istituti superiori di Città di Castello in orario per le lezioni”.
L’assessore Enrico Melasecche ha risposto di avere preso già in considerazione il problema, aggiungendo anche di “aver personalmente telefonato al collega assessore toscano, che mi ha assicurato di fare il possibile sull’organizzazione dei servizi Tpl interessati. Il tutto avviene in una situazione di confine dove stiamo facendo di tutto e dove grande rilevanza assume la progettazione per riaprire la Fcu nel collegamento tra Toscana e Città di Castello. Con il presidente toscano Giani abbiamo concordato lo sfondamento a nord della ferrovia per meglio integrare i territori confinanti. I dirigenti del nostro assessorato mi hanno assicurato, rispetto all’interrogazione, di aver interloquito con Autolinee toscane. Se la situazione non migliorerà mi impegno ad intervenire nuovamente con il mio collega assessore”.
Nella replica, Mancini, nel dirsi “pienamente soddisfatto” dalla risposta di Melasecche, ha tuttavia rimarcato come “non dovrebbe essere la politica ad intervenire sullo svolgimento di un normale servizio, ma chi è chiamato a gestirlo. Bene le interlocuzioni e le interazioni con le Regioni limitrofe rispetto all’ottimizzazione dei servizi utili ai territori di confine”.