Nell'ambito del Dancity Festival, la musica si coniuga con l'arte per promuovere il rispetto dell'ambiente. Raccolta differenziata ma soprattutto nuove forme di espressione artistica con istallazioni, fumetti e disegni su cartone e su campane e cassonetti dei rifiuti verranno realizzate questo fine settimana nel corso del festival grazie al sostegno di Valle Umbra Servizi.
L'obiettivo è la sensibilizzazione al rispetto dell'ambiente dei giovani che partecipano alla manifestazione ma anche degli altri cittadini di Foligno. Per comunicare su questi temi è infatti utile non solo una informazione tradizionale e di servizio, ma anche creare attenzione con strumenti e modalità originali che sollecitino interesse ed esprimano valori positivi. Trasformare i contenitori dei rifiuti da oggetti ingombranti e a volte sgraditi, in strumenti di comunicazione attraverso la cosiddetta “street art”, è un tentativo che va in questa direzione.
Saranno una quindicina le campane e i cassonetti sui quali due artiste, MP5 e le TO/ LET, realizzeranno istallazioni sui temi ambientali. Il loro lavoro può essere inteso come un ri-disegnare lo spazio; per questo esse prediligono spazi abbandonati, centri sociali, festival, eventi a tema, utilizzando a volte anche oggetti di uso comune che cambiano di senso attraverso il loro segno. La tecnica utilizzata varia, possono essere stampe di grandi dimensioni, oppure vernice e pennelli, ma anche nastro adesivo, stickers e bombolette. Al loro attivo le artiste hanno già diversi lavori effettuati nelle strade e in diverse gallerie, in Italia e all'estero, commissioni da parte di enti pubblici per il ridisegno di arredi urbani.
Nella giornata di oggi le artiste MP5 e le TO/LET hanno realizzato una istallazione su cartoni al chiostro dell'auditorium di San Domenico; il motivo di fondo del lavoro è l'ambiente e il logo e lo slogan VUS “raccolta differenziata: scelta obbligata”. Venerdì in piazza della Repubblica e sabato in piazza San Domenico davanti all'Auditorium, saranno cassonetti e campane ad essere trasformati in oggetti artistici, che rimarranno in città anche dopo il festival.