Martedì 23 novembre 2010, alle 17.30, presso la Libreria Carnevali Bookshopping – Centro Culturale Cinema Astra, Dario Venegoni, vicepresidente nazionale dell’Associazione Nazionale Ex Deportati, e Renato Covino, storico, dell’Università di Perugia, presentano il volume “Li presero ovunque, storie di deportati umbri”, di Olga Lucchi.
Il volume, pubblicato da Mimesis edizioni, è il frutto di un lungo e appassionato lavoro di ricerca, condotto da Olga Lucchi, ricercatrice e segretaria dell’ANED Umbria, sulle tracce degli oltre centocinquanta deportati umbri nei lager nazisti.
“E’ una storia che fin qui era sepolta nella memoria di pochissimi testimoni e familiari, e nei ricordi sbiaditi di piccole sperdute comunità: un racconto che attendeva da sessantacinque anni di essere scritto” (dall’Introduzione di Dario Venegoni)
Arrestati nelle loro case, nei loro paesi, nei luoghi di lavoro e di emigrazione, i deportati umbri costituiscono una parte sconosciuta dell’antifascismo della regione, quello di studenti, operai, artigiani, contadini e militari che non accettarono le imposizioni del regime e l’occupazione nazista e furono per questo deportati nei Lager. La partecipazione alla Resistenza, o la semplice accusa di solidarietà ai partigiani, e prima ancora l’opposizione alla dittatura, furono alcuni dei motivi per cui furono deportati.
I luoghi in cui operarono furono quelli della Resistenza umbra e francese, le fabbriche dell’Italia del nord, Roma, le miniere di Lorena e Lussemburgo e le città francesi in cui erano emigrati. Non mancarono tra i deportati umbri le donne e alcuni ebrei. Quasi tutti i grandi Lager videro la presenza di umbri: Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Dora, Flossenbürg, Gross Rosen, Majdanek, Mauthausen, Natzweiler, Neuengamme.
Il capitolo su Esch sur Alzette e su Audun le Tiche riguarda gli umbri espatriati per motivi politici, la loro deportazione nel lager di Hinzert (Trier) prima del rimpatrio e infine la persecuzione fascista per alcuni, la morte nei lager tedeschi per altri.
Archivi, diari, testimonianze hanno permesso di ricostruire le biografie di alcuni deportati, delineando un affresco ricco e complesso dell’antifascismo umbro, fatto di vite dedicate alla libertà, nella maggior parte dei casi distrutte nella macchina infernale dei campi di concentramento nazisti.
Olga Lucchi, ricercatrice, segretaria dell’Aned Umbria. Collaboratrice dell’Isuc (Istituto della storia dell’Umbria contemporanea), dell’Officina della memoria e del Comune di Foligno, ha curato di recente gli atti del convegno “Dall’internamento alla libertà. Il campo di concentramento di Colfiorito” e la ristampa di “Memorie di un ribelle” di Adelio e Fausta Fiore.
La presentazione è promossa da “L’officina della memoria” nel quadro delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’unità d’Italia, in collaborazione con ANED Umbria, Sovversioni non Sospette Slr – Società a lettura responsabile e Libreria Carnevali Bookshopping – Centro Culturale Cinema Astra.
Tutti i cittadini sono invitati.