Dopo 16 anni assegnati 11 alloggi Ater a San Sabino. Nuovo bando per altri 7 | Foto e video - Tuttoggi.info

Dopo 16 anni assegnati 11 alloggi Ater a San Sabino. Nuovo bando per altri 7 | Foto e video

Sara Fratepietro

Dopo 16 anni assegnati 11 alloggi Ater a San Sabino. Nuovo bando per altri 7 | Foto e video

Mar, 24/09/2024 - 11:41

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Dopo 16 anni dalla presentazione del progetto (era il 2008, con la Giunta Brunini bis) e 12 dall’apertura del cantiere – caratterizzato da importantissimi ritrovamenti archeologici -, sono state finalmente consegnate le chiavi di 11 dei 18 alloggi Ater realizzati tra piazza d’Armi e San Sabino, assegnati a canone concordato ad altrettante famiglie. Solo 11, infatti, tra le 40 domande pervenute nell’apposito bando, avevano i requisiti necessari. Per questo ad ottobre verrà emanato un nuovo bando, con cui ne verranno assegnati gli altri 7 disponibili.

Gli appartamenti hanno una metratura che va da circa 62 mq a 90, con un canone mensile che varia da 272 a 369 euro, oltre ad una spesa condominiale annua di 480 euro, utenze escluse.

La cerimonia di consegna delle chiavi ha visto la presenza dell’assessore regionale Enrico Melasecche, del sindaco di Spoleto Andrea Sisti, della presidente del Consiglio regionale Eleonora Pace, di Maria Francesca Del Bianco del Cda di Ater Umbria, di Gianni Meneghini di Fornaci Briziarelli in rappresentanza di Ance Confindustria laterizi e ceramiche, e di Luca De Vigili responsabile certificazione fuori provincia di Casaclima. Presenti inoltre Stefano Nodessi Proietti, direttore regionale al Governo del territorio, ambiente e protezione civile della Regione Umbria, Marco Larini, direttore di Ater Umbria, oltre al vicesindaco di Spoleto Stefano Lisci, all’assessore Manuela Albertella (che era assessore anche all’epoca della presentazione del progetto degli innovativi alloggi), al vicepresidente del Consiglio comunale Sergio Grifoni ed ai consiglieri Alessandro Cretoni e Paolo Imbriani.

Le due palazzine (che contano in totale 18 appartamenti) sfruttano i sistemi più innovativi per la massima efficienza strutturale ed energetica tanto che il progetto ha ottenuto l’Attestato di Certificazione Energetica in classe “A” da parte dell’Agenzia “CASACLIMA” di Bolzano, organismo accreditato. Il tutto frutto di un accordo con Confindustria Ceramica – Raggruppamento Laterizi, che attraverso i suoi associati ha effettuato alcune forniture a carattere gratuito dei materiali in laterizio utilizzati per la realizzazione delle strutture e tamponature del fabbricato. L’adozione di un modo di costruire basato sui materiali in laterizio conferisce all’intervento di San Sabino un’elevata sostenibilità ambientale in termini di durabilità delle prestazioni attese, riciclabilità dei materiali, qualità abitativa in assenza di emissioni nocive e ridotti carichi energetici ed ambientali. Il progetto è stato redatto in conformità al Piano Attuativo di Iniziativa Pubblico-Privata – Contratto di Quartiere 2 – “Area d’Intervento n. 3” e realizzato grazie al Piano Triennale di E.R.P 2008/2010 Regione Umbria (L.R. n°23/2003), al Programma Operativo Annuale P.O.A. 2008/2009 e ai fondi Ater. Inoltre sono state realizzate opere di urbanizzazione e sistemazione esterna. La cerimonia è stata caratterizzata da una grande emozione per le famiglie che sono entrate nelle loro nuove case.

“La consegna di oggi – ha detto l’assessore regionale Melasecche – è un esempio eclatante di ottima edificabilità e di edilizia modernissima. Ater, su input di questa Giunta, ha perseguito l’obiettivo di impegnarsi al massimo per restituire ai cittadini un grande numero possibile di alloggi, perché perché il divario fra la domanda, che sta salendo in maniera notevole, e il numero degli alloggi che ha a disposizione, sistemati e ristrutturati, è troppo alta. Nonostante quindi l’impegno sia elevatissimo e che il Bando attuale abbia messo a disposizione di tutti i comuni un numero di alloggi elevatissimo rispetto al passato, tanto non è sufficiente, per cui occorrerebbe che Ater trovi altri meccanismi, come ad esempio il project financing, per impegnare capitali di privati oltre a quelli pubblici, per soddisfare il bisogno abitativo”.

Per il Sindaco di Spoleto Andrea Sisti: “Questa è un’opera che era stata programmata ed i lavori erano in corso da diverso tempo. Come Comune abbiamo fatto le autorizzazioni necessarie a sbloccare il cantiere che poi Ater ha portato avanti con determinazione, per arrivare all’inaugurazione di oggi. Questi immobili sono molto belli e proprio in questa area il Comune ha intenzione di realizzare un bellissimo parco dopo l’acquisizione di piazza d’Armi dal Demanio: si chiamerà piazza della pace e dell’alimentazione”.

Per Ater è intervenuta Maria Francesca Del Bianco. “In questi cinque anni, nel quinquennio della nostra governance dal 2020-2024, – ha spiegato – abbiamo lavorato 2.405 immobili. Molti sono stati sistemati e ristrutturati con i fondi Pinqua, con i fondi PNRR con i fondi del sisma, con tutta una serie di risorse con le quali noi in cinque anni siamo riusciti a rimettere nel mercato, ristrutturare ed efficientare una percentuale elevata di case rispetto alle governance e alle amministrazioni precedenti, con uguale attenzione a tutti i territori a Perugia e Terni, anche se in quest’ultimo comune Ater ha la maggior parte degli immobili. Essendo arrivati alla fine del mandato il bilancio dell’attività di Ater non può essere che più positivo. Solo nel 2024 sono stati riconsegnati 71 tra nuovi alloggi e ricostruiti nelle zone colpite dal sisma. Speriamo di poter continuare questo lavoro anche in futuro. L’optimum sarebbe poter continuare questa programmazione che non si esaurisce con la fine del mandato ma ha bisogno di essere completata e anche affinata, che si possa andare avanti per poter completare il grande lavoro che è stato fatto in questo quinquennio”.

Durante gli scavi del cantiere vennero rinvenute ben 11 tombe di pregevole valore riferibili al VII – inizi VI secolo a.C, alcune delle quali inviolate e contenenti scheletri umani. Per questo l’area è stata oggetto di una campagna di scavi archeologici, effettuata sotto il controllo della Soprintendenza. Non solo, ad ottobre del 2018 sono stati rinvenuti altri reperti ed è stata per questo avviata una seconda ed ulteriore estesa campagna di scavi archeologici dalla quale, addirittura, è riemerso l’antico percorso della strada romana “Flaminia”. Per questo si è reso necessario di predisporre una variante progettuale delle opere previste di sistemazione esterna ed urbanizzazione dell’area.

Il complesso è formato da due schiere. Si caratterizzano per la presenza al piano interrato delle autorimesse e delle zone a servizio degli alloggi quali la CT ed il nucleo servizi allacci tecnologici, mentre nei due piani fuori terra trovano collocazione le diciotto residenze. I percorsi pedonali consentono il collegamento pedonale del fronte strada di Via Piazza d’Armi dal quale si accede agli edifici, alla soprastante Via Caduti di Nassirya. Ciascuna cellula è servita da una scala condominiale che mette in comunicazione il livello interrato con i piani fuori terra. Tutte le residenze sono prive di barriere architettoniche nelle zone condominiali e nelle zone giorno del singolo appartamento, mentre un alloggio è stato realizzato tenendo in considerazione le esigenze dei soggetti con ridotte capacità motorie. L’intero complesso si contraddistingue per lo studio degli apporti solari sia estivi che invernali, condotto mediante l’impiego di specifico software.

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