Al via la quarta edizione di Umbria Factory festival

Al via la quarta edizione di Umbria Factory festival

Alessandro Orfei

Al via la quarta edizione di Umbria Factory festival

Mer, 18/09/2024 - 19:52

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Al via la quarta edizione di Umbria Factory Festival, un contenitore multidisciplinare dedicato ai linguaggi artistici e ai processi di creazione contemporanea ideato da Zut!, spazio innovativo dedicato alle arti performative e alla sperimentazione. Il Festival, organizzato in collaborazione con La Mama Umbria International di Spoleto, avrà luogo a Spoleto dal 26 al 29 settembre e a Foligno il 26 settembre e nei successivi fine settimana: dal 3 al 6 ottobre e dall’11 al 13 ottobre. Il progetto è realizzato con il patrocinio e il sostegno di  MiC Ministero della CulturaRegione UmbriaComune di Foligno, Comune di Spoleto + EMAS, Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Perform Europe, Camera Commercio dell’Umbria, ITI Italia.

La conferenza stampa di presentazione della quarta edizione si è tenuta mercoledì 18 settembre all’Oratorio del Crocifisso a Foligno con interventi, tra gli altri, per il Comune di Foligno dell’assessore alla cultura Alessandra Leoni e della dirigente Area Cultura Francesca Rossi, e di Emiliano Pergolari, uno dei curatori del progetto Zut!, e di Adriana Garbagnati, direttrice artistica de La MaMa Umbria International

Umbria Factory pone al centro della sua progettualità la natura fattiva, materiale, professionale del fare e programmare arte, immaginando nuovi percorsi creativi e rigenerativi in cui inventare e produrre architetture di pensiero, universi altri in grado di stimolare nuove forme contemporanee di arte partecipata e di comunità. Nell’incontro dei molteplici linguaggi performativi, la programmazione 2024 propone ancora una volta artisti nazionali e internazionali che scelgono e sperimentano percorsi insoliti e poco esplorati. In questa ossessiva ricerca del risultato che caratterizza il tempo presente, persino i processi artistici perdono la propria forza originaria, si appiattiscono e diventano irrilevanti, spenti dall’esigenza di fare presto, fare bene, trovare un modo per emergere. Il festival sceglie quindi di accogliere progetti audaci che dialogano profondamente con la contemporaneità, lavori che escono dai seminati della comfort zone e che rifiutano il cliché, avventurandosi in zone d’ombra in grado di generare risultati sorprendenti e inattesi.

Dopo la preview di Cannara dello scorso 7 settembre che ha visto esibirsi Nicola Di Croce e Marta Magini con la performance site specific RICHIAMO (se fosse nel silenzio che i merli si parlano) / studio n.5 cannara, si comincia a Spoleto con una serie di eventi dedicati alla danza e al teatro contemporaneo. Confini di Instabili Vaganti apre l’edizione 2024: la performance è il risultato di un processo di ricerca attorno al tema del “confine” sviluppato nel progetto internazionale Beyond Borders che ha coinvolto giovani danzatori, performer e coreografi internazionali (26 settembre, Cantiere Oberdan). Segue la danza con Afterimage di Evan Ray Suzuki (27 e 28 settembre, Cantiere Oberdan), Playground#Spoleto del gruppo di ricerca OPERABIANCO (28 settembre, Giardino di Villa Redenta) e la performance Come se niente fosse di Davide Grillo, finalista In-Box 2024 (28 settembre, Cantiere Oberdan). Domenica 29 previste le presentazioni dei work in progress dei progetti degli artisti internazionali in residenza “Next Generation 2024” (29 settembre, La Mama Umbria International).

«Si rinnova per la terza edizione la fruttuosa collaborazione con gli amici di ZUT di Foligno, che ci ha permesso di costruire una piattaforma eterogenea che accoglie molti artisti e progetti internazionali e di giovani creativi – dichiara Adriana Garbagnati, direttrice artistica de La MaMa Umbria International – Siamo molto fieri di presentare anche i work in progress dei lavori degli artisti internazionali nel programma di residenza dedicato a giovani creatori Next Generation, realizzato in collaborazione con CURA. Proprio grazie alla passata edizione di questo progetto di residenza, l’artista americano Evan Ray Suzuki è stato selezionato per essere inserito nel programma di Umbria Factory di quest’anno. Inoltre riteniamo fondamentale il ruolo del pubblico nei nostri processi progettuali ed è per questo che continua l’esperienza di “UPSIDE DOWN” in cui lo spettatore diventa protagonista della scena. Siamo lieti di accogliervi tra una settimana a Spoleto per l’avvio di Umbria Factory».

La programmazione del festival continua a Foligno il 26 settembre con Play di Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani, performance sul movimento del #metoo presentata nell’ambito di FolignoLibri 2024 (ore 21, Spazio ZUT!), per poi riprendere nei fine settimana successivi (3-6 e 11-13 ottobre). Giovedì 3 ottobre previsti gli spettacoli teatrali Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo di Impegnoso/Tonelli (ore 19, Teatro Subasio Spello) e Permacrisis di Sea Dogs (ore 21, Teatro Subasio Spello); fra gli eventi di venerdì 4 ottobre, l’azione pubblica Raccolta non filtrata delle fragilità di Dario Pruonto (ore 19, spazio pubblico), STRINGS_studio [Part I-II] di Ilenia Romano (ore 21, Spazio ZUT!), e la performance musicale Asbu di Synspecies in prima nazionale (ore 22, Auditorium San Domenico).

Ancora teatro sabato 5 ottobre con Con la lingua sulla lama di Tostacarusa (ore 16 e 18, Auditorium Santa Caterina. In replica anche il 6 ottobre), Rifugio di Michele Bandini/Maël, (ore 17 e 19, Auditorium Santa Caterina. In replica anche il 6 ottobre), La malattia dell’ostrica di Claudio Morici (ore 21,Spazio ZUT!), la performance sonora itinerante Città sola #variazione 5 de Lacasadargilla (ore 11, spazio pubblico. In replica anche il 6 ottobre) eil concerto Grey line a/v show di SPIME.IM (ore 22, Auditorium San Domenico); domenica 6 ottobre, teatro visualecon Untold di Unterwasser (ore 21,Spazio ZUT!).

Venerdì 11 ottobre, classe aperta di danza classica Le classique c’est chic! con Anna Basti (venerdì 11 ore 17, Sabato 12 ore 16, spazio pubblico), lo spettacolo Solo quando lavoro sono felice di Lorenzo Maragoni e Niccolò Fettarappa (ore 21, Teatro Subasio Spello) e il Concerto al buio di Teho Teardo (22:30, Spazio ZUT!). Sabato 12, teatro con Un caffè sospeso di Anna Basti (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, spazio pubblico), Multi node shell di Luca Pagan (ore 18, Auditorium Santa Caterina), Quasi una serata de Il giardino delle ore (ore 19, Spazio ZUT!) e musica con Eric Chenaux (ore 21:30, Spazio ZUT!) e Rob Mazurek/Gabriele Mitelli (ore 22:30, Spazio ZUT!).

Domenica 13 ottobre, ancora Un caffè sospeso con Giulio Stasi (dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17, spazio pubblico), UPSIDE DOWN – il Talk imperfetto in diretta su Radio IF/UFF (ore 11, Palazzo Candiotti). Concludono la giornata la performance interattiva Dear Laila di Basel Zaraa, progetto internazionale sostenuto da Perform Europe (dalle 16 alle 21, Palazzo Candiotti) la danza con Sport di Salvo Lombardo (ore 17, Auditorium Santa Caterina) e lo spettacolo Entertainment di Menoventi (ore 19, Spazio ZUT!).

Il programma si arricchisce anche quest’anno di workshop aperti alla comunità. La prima settimana a Spoleto Operabianco propone Playground#Spoleto, un laboratorio coreografico nel paesaggio che coinvolge bambin* e over 60 insieme ai performer della compagnia. La seconda settimana a Foligno Dario Pruonto propone, in collaborazione con il Centro di residenza CURA, un percorso di arte pubblica con i ragazz*, per la creazione di un’opera poetica collettiva. La terza settimana, sempre a Foligno, un incontro/workshop con Luca Pagan per esplorare la relazione tra movimento del corpo e suono attraverso sistemi musicali interattivi.

In programma anche due matinée per gli studenti (Untold di Unterwasser e Dear Laila di Basel Zaraa).

«Dopo quattro anni di programmazione, e in particolare, alla fine di questo primo triennio ministeriale, crediamo di essere giunti ad uno snodo importante, a una ulteriore fase di sviluppo progettuale di Umbria Factory – racconta Emiliano Pergolari, uno dei curatori del progetto Zut! – una fase in cui sentiamo ancora più forte l’urgenza di uscire dalla logica del prodotto confezionato, puntando con decisione sui nuovi processi creativi contemporanei. Lavori che sempre più sfuggono alle categorizzazioni e in cui la demarcazione dei generi tende a sfumare o addirittura a svanire, che esplorano nuove modalità di interazione con lo spettatore, stravolgendo le dinamiche tradizionali nel rapporto artista/pubblico».

Il programma completo su https://www.spaziozut.it/umbria-factory-festival-2024/

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